Sedicieventi del pomeriggio di una giornata calda ed assolata, con un’aria ferma e salmastra ed un odore di alghe. Arrivo di corsa con la macchina e la vedo fuori dal Cinema (ci tengo alla C maiuscola per evidenziare il mio feticismo estremo nel campo). Il tempio era ancora vuoto, saluto la splendida Marietta, panoramico a sinistra e vedo una fisionomia prevista e conosciuta.
Noi umani siamo curiosi, a volte ci fossilizziamo per anni su un istante, su un rifiuto, una perdita, poi basta un attimo per farci catapultare indietro nel tempo.
Ventitre anni fa. Un altro giorno, distante, ma correlato a questo. Nebbia densa ed ovattata, quasi a contenere le emozioni. Interno di un taxi. Io ed Amelio.
Altre parole, altre sensazioni. Stesso amore per una grande vela bianca di fronte a tante sedie. Tanti spettatori in cerca di un’emozione, come marinai sul molo in attesa di salpare. Di questo parlammo. E di tante altre cose, quella volta
Si gira e ci abbracciamo. Trovo che esprimere col corpo le emozioni sia intenso, primordiale ed essenziale. Amo avere contatti. Parlavamo con le mani poggiate sulle nostre spalle, quasi a rassicuraci della nostra ubicazione. I polpastrelli sui nostri muscoli.
Gianni viene trascinato dentro al Cinema.
Io e Marietta seguiamo il flusso.
Amelio inizia a parlare, affabulare. Il cinema ha la peculiarità di far condividere, nello stesso istante, le emozioni con altre persone. Non sfogli un libro nella tua stanza da letto, al mare in barca o dove vuoi.
Sei lì seduto e poggi il tuo gomito a quello del tuo vicino. Lo senti respirare, palpitare, sorridere.
Momento di pausa, poi le luci si affievoliscono come una mongolfiera appena atterrata.
Attimo di buio.
Come lo amo quell’istante carico di aspettative.
Poi senti quel lieve fruscio, una leggera presenza sullo schermo prima che compaia qualsiasi immagine.
Sarà una mia sensazione, ma credo che Marietta sia rimasta incantata dai sogni di Amelio.
Del film io posso dire che è teso, commovente, senza sconti. Bellissimo.
Se ne sarà accorta Marietta che ho pianto?