Storia di un amore
Una vita normale, un lavoro normale, famiglia normale..forse fu proprio questo che spinse Andrea verso l’ignoto, il gusto di riuscire a segare l’acciaio di quelle catene con la sola forza della sua volontà. Gli avevano detto che lei non avrebbe avuto occhi che per lui, occhi grandi , espressivi, occhi fondi in cui smarrirsi…
..in quegli occhi Andrea un giorno si smarrì
perse se stesso
il suo respiro regolare
e le sue unghie non graffiarono più la vita
Andrea perse la pazienza
di aspettare il sonno appoggiandosi al divano
Un giorno Andrea perse la voglia di appoggiarsi ovunque
e perse pure il sonno
Gli dissero che lei l’avrebbe amato, che gli avrebbe fatto conoscere un mondo nuovo, un mondo in cui c’è solo l’entusiasmo, in cui non c’è paura del domani, in cui non c’è la noia dell’abitudine ma gli dissero che non doveva trascurarla, mai o lei avrebbe trasformato quella gioia in un dolore……
..ed Andrea non la trascurò
non ebbe occhi che per lei
quegli occhi belli
occhi di cerbiatto
glieli regalò
Gli dissero che se le avesse dato la sua mano la vita avrebbe avuto un altro senso, non più profumo di famiglia, di moglie piena di rimproveri e di bigodini in testa ma solo il gusto del proibito e la gioia viva della perdizione….
…lui gliela tese
e gettò via la solitudine
mano nella mano
perse forza e volontà
Ma un giorno lei gli aveva detto: “ io ti amo e per questo ho il dovere di avvertiti… divertiti con me ma non innamorarti. Se pensi che questo stia per accadere, scappa, lontano e non voltarti o vedrai i miei occhi farsi calamita e non capirai più niente. Andrea tu non capirai che ti sto solo usando per aggrapparmi a te e sentirmi viva, che ti sto trattenendo e ti trascinerò sul fondo di un’esistenza senza vita.
…ma era troppo tardi ed Andrea la strinse forte e le disse: “ti prego non lasciarmi”…..non sapeva che con la droga si vive bene ma di droga si può anche morire!