A lungo si discuterà come sia stato possibile che i saggi del popolo ebraico abbiano fatto coincidere 5784 anni fa la cena della odierna seconda sera di capodanno con il derby Inter - Milan. Una svista che ieri ha avuto ripercussioni che lasceranno il segno.All'ora dell'inizio delle benedizioni i milanisti della famiglia erano avvinti davanti allo schermo mentre l'Inter era già sul 2 a 0. Mentre il resto del popolo ebraico nel mondo recitava la benedizione sul pane, nella nostra città i milanisti chiedevano un time out al goal della loro squadra, 2 a 1, la speranza del pareggio.
La padrona di casa e cuoca sopraffina faceva presente che se ritardavamo ancora un poco rischiavamo di arrivare al giorno del digiuno di Kippur e quindi senza poter nutrirci dei deliziosi manicaretti che spargevano il loro profumo dalla tavola imbandita e così interisti e milanisti si sono seduti per cominciare a leggere le benedizioni. I milanisti ogni tanto davano uno sguardo allo schermo del cellulare nascosto sotto al tavolo, Agli interisti andava bene il risultato acquisito e si concentravano sulla lettura per poter arrivare al più presto a metter le mani sulle prelibatezze.
E così un coro sentito ha innalzato all'unisono le preghiere.
Alla benedizione ;"... che possano moltiplicarsi i nostri meriti", i milanisti hanno informato che l'Inter aveva nuovamente segnato, 3 a 1.
Ad ogni goal dell'Inter il tono di voce di noi interisti si innalzava di una ottava in segno di ringraziamento e di richiesta ulteriore.
Alla benedizione :"... che vengano allontanati i nostri nemici", i milanisti hanno informato che l'Inter aveva fatto un altro goal, 4 a 1.
Be' qui in effetti anche noi interisti abbiamo commentato sull'eccesso di zelo in contraddizione con le raccomandazioni di De Coubertin. Però meglio a noi che a loro.
Alla benedizione :"... che possiamo essere capo e non coda", i milanisti hanno informato che l'Inter aveva segnato ancora, 5 a 1.
Alla fine delle benedizioni i milanisti hanno informato che era finita anche la partita.
Durante la cena gli interisti hanno sportivamente infierito nel sottolineare il risultato mentre i milanisti cercavano di spostare l'attenzione su altri grandi temi del momento, tipo un tamponamento sull'Isola di Tonga e le fluttuazioni delle quotazioni delle commodities alla Borsa Valori di Winnipeg.
Alla fine della cena però ha prevalso il senso dell'unità del nostro popolo e interisti e milanisti si sono augurati :"Shanà Tovà ..., che si rinnovi per noi un anno buono e dolce dall’inizio alla fine".
Il che significa, come insegna la saggezza popolare, :" 5 a 1 a capodanno, 5 a 1 tutto l'anno".
Roberto Mahlab