luisa camponesco
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Inserito - 16/05/2003 : 16:52:15
Cara Anna, ti scrivo una lettera che non leggerai mai, è da molto che non ci vediamo, lo ricordo bene, era il mese di maggio di molti anni fa. Eri in quel letto d'ospedale un pò pallida ma quando mi hai visto mi hai fatto un bel sorriso e mi hai teso le mani, ci siamo abbracciate. Noi due cresciute insieme come sorelle, condiviso l'infanzia, l'adolescenza, la giovinezza, i momenti tristi e felici, sempre pronte a sostenerci, a difenderci. Quanti ricordi custodisco, come quella volta rammenti? Eravamo andate al Luna Park avevamo fatto tardi e studiavamo la strategia più opportuna per non farci punire dai nostri genitori ma senza successo. Oppure quell'estate quando passavamo le serate a cantare con la chitarra davanti ad un falò. Ti ho presentato il tuo primo ragazzo, che risate ci siamo fatte eravamo proprio una bella compagnia, andavamo a ballare in quel garage trasformato in club. Poi gli anni sono passati e per un pò ci siamo perse di vista, io impegnata con gli studi e tu col lavoro, ci siamo ritrovate al funerale di tuo padre, ho pianto con te e abbiamo ripreso a frequentarci. Poi ti sei innamorata, una cosa seria, preparavi il tuo matrimonio ed io cercavo l'abito adatto per farti da testimone. Quello fu un anno tremendo, lui ti lasciò un mese prima delle nozze e io mi schiantai con la macchina. Era il 4 di settembre, quella sera ti vidi arrivare con una bottiglia di spumante e una torta. - cosa festeggiamo? - ti chiesi - il mio mancato matrimonio - mi rispondesti. Infatti quella sarebbe stata la data. - non avresti potuto - risposi - io sono il tuo testimone e come vedi sono ancora convalescente - ridemmo e piangemmo, ma insieme eravamo una forza. L'anno dopo dovetti subire un piccolo intervento chirurgico, in seguito a quell'incidente. Avevo paura ma tu mi rassicuravi, non mi avresti abbandonato. Così quella sera organizzasti una festa per me sulla tua bella terrazza, non volevi che pensassi al giorno dopo. Fu prorpio in quell'occasione che incontrasti LUI, l'amore della tua vita, finalmente l'uomo giusto. Non avevo mai visto due persone innamorarsi così a prima vista. Ed è per questo motivo che quella sera in ospedale me ne andai in punta di piedi. Io so che ti arrabbiasti un pò, ma quando lui arrivò e vidi quella luce nei tuoi occhi volevo che assaporassi quel momento fino in fondo, tu e lui soli a stringervi la mano e perdervi nei vostri sguardi. Te ne andasti una mattina di maggio, così in un momento, inaspettatamente. Ci hai lasciato soli e ti sei portata via una parte della nostra vita. Sono passati tredici anni da allora, io sono cresciuta anche grazie a te. Non posso spedirti questa lettera ma forse tu sai già cosa ti ho scritto. Ciao Anna ti voglio bene Luisa Edited by - luisa camponesco on 19/12/2005 11:40:01
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