Elena Fiorentini
Curatore
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Inserito - 24/06/2003 : 20:48:58
Milano è insopportabilmente calda in questi giorni.Propongo perciò una uscita serale per gustare i deliziosi caprini di Montevecchia. La mia proposta, avallata anche da mio figlio, sarebbe per martedi 1 luglio. Per essere a Montevecchia alle 20,45 ora in cui l'aria comincia a rinfrescarsi, si può partire dalla tangenziale alle ore 20,10. Chi volesse farci compagnia, mi preoccuperò di prenotare, almeno il giorno prima. Gli abitanti della pianura stanno letteralmente prendendo d'assalto la collina più vicino a Milano, vera terrazza sulla pianura da una parte e sul parco del monte Curone dall'altra e si rischia di non trovare posto. Per arrivare: a mezz'ora dalla tangenziale est di Milano,direzione di Vimercate, uscita a Cernusco Lombardone sulla sinistra venendo da Milano. Si seguono le indicazioni stradali. Non si può sbagliare se si tiene d'occhio la chiesetta di Montevecchia illuminata in cima alla collina sulla nostra sinistra. Caprini di MontevecchiaProdotti con latte di capre della razza Camosciata delle Alpi allevate al pascolo e ortaggi biodinamici. Si tratta di formaggi freschi a latte crudo e a pasta cruda prodotti esclusivamente con latte di capra. La lavorazione è “lattica”: quindi al latte si aggiunge pochissimo caglio e poi si lascia fermentare naturalmente, dalle 18 alle 24 ore. I caprini di Montevecchia hanno forma cilindrica (diametro 5, 8 centimetri, altezza 3, 5 centimetri), ma esistono anche pezzature diverse, ad esempio il cilindretto lungo 10, 12 centimetri (tipo Saint-Maure).Quando sono molto freschi (entro i 5, 6 giorni) hanno una pasta bianchissima, aroma delicato e gradevolmente acidulo, e sapore latteo. Con la stagionatura aumenta la complessità dei sapori ed è più evidente il tipico gusto di latte di capra. Pur essendo un prodotto storico di quest’area, oggi, nel parco, soltanto un’azienda produce caprini in purezza. Inoltre, purtroppo, spesso si trovano sul mercato prodotti denominati “tipo caprino” fatti con latte vaccino pastorizzato, che confondono il consumatore. Non dimentichiamoci di osservare le lucciole:Non si mangiano!!! però non ricordavo più che esistessero. Anzi ne ho scoperte di due tipi, uno emana una luce fredda tipo neon e si mantiene fissa. Le lucciole restano pressochè immobili. Si trovano sulla stradina che dal parcheggio conduce al centro del vechio paese,non raggiungibile in auto, da dove si scende per un breve sentierino alla fattoria del Galeazzino, dove si possono gustare i prodotti tipici della fattoria: vino con lieve retrogusto di rosmarino, caprini, sottaceti e verdure di stagione. Approfitto per dire che il Galeazzino è un ambiente pulito, ma rustico, con panorama sulla pianura ed è quello che avrei scelto per martedì. Un altra categoria di lucciole sono quelle con luce calda, pulsanti e svolazzanti,le ho viste in prossimità dei vigneti vicini al ristorante Carlambroes, con panorama sul parco del Monte Curone. Questo ristorante mantiene la linea dei prodotti locali come il Galeazzino. Era un'antica fattoria, è un po' più costoso, con terrazza in mezzo al profumo dei gelsomini. Edited by - elenafior on Sep 09 2003 11:09:02
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Inserito - 03/07/2003 : 19:16:02
Volevo ringraziare pubblicamente Elena per la splendida organizzazione di questa serata, per aver assortito un bel gruppo di persone, per aver tenuto lontane le zanzare con la forza del pensiero, per avermi fatto rivedere amiche e di avermi fatto capire quanto mi mancavano, di avermi offerto un'ulteriore modo per dimagrire di qualche etto (vedi salite varie), per avermi fatto gustare gli splendidi caprini, per avermi fatto giocare con i bambini a "spaventarello", per avermi fatto fare una versione ridotta della millemiglia girando in tondo a carugate, per avermi mostrato una piantagione di rosmarini, per avermi parlato delle lucciole verdi a luce fissa, per gli ufo a forma di gru, per misha mascihmascia (o come cavolo si chiama), per le storie del loggione, per il ricordo della torta del livio che ha vinto il primo premio, per avermi guidato nel ritorno dopo che i miei occhi furono accecati dalla abbagliante potenza del flash di livio, per aver avuto voglia di proporre qualcosa di fresco in questo periodo in cui il caldo non e' solo atmosferico.Grazie. |