La mia famiglia e' di origine ebraico-irachena e i manicaretti orientali mesopotamici che cucina mia madre, a base di melanzane, riso, pollo ripieno, sono secondo me degni della guida Michelin.
Il marito di mia sorella e' di origine ebraico-libanese e anche lui afferma che i piatti orientali mediterranei del paese dei Cedri che sua madre gli ha insegnato a cucinare sono degni della guida Michelin.
Mia sorella raccoglie il meglio delle ricette di questi due mondi e io volentieri mi faccio coccolare da entrambi.In particolare c'e' un tipo di insalata, tipico libanese, che a me piace moltissimo, si chiama "Tabboulé'" e la sua origine risale al medioevo. Ci sono quantomeno due modi di prepararlo, quello solito che contiene anche le cipolle e quello riservato a me, senza l'orribile verdura che non mi piace.
Ecco la versione originale, ovviamente chiunque mi inviti a mangiarla e non tolga le cipolle, non e' piu' mio amico e, come sapete, quando gli orientali si legano uno sgarbo al dito poi vi tengono il broncio fino al giorno dopo della fine del mondo.
Ingredienti:
1 bicchiere di Bourghol (grano pregermogliato, seccato e tritato)
1 cipolla (se ce l'avete con me)
3 pomodori ben sodi
1 cetriolo
4 mazzetti di prezzemolo
1 mazzetto di menta
3 limoni
sale e olio
Primo tempo
Il tempo di preparazione del Tabboulé è di circa un'ora nell'arco di due giorni. Come tutti i riti tradizionali, la preparazione inizia alla vigilia : si lava il prezzemolo e lo si ripone al fresco.
Secondo tempo
Il giorno dopo si lava anche la menta e se vi chiedete il perche' allora si e' iniziato il giorno prima solo con il prezzemolo, significa che non vi siete ancora immersi nell'atmosfera dell'oriente: e' un rito e un rito e' un rito.
A questo punto si sfogliano il prezzemolo e la menta e si gettano i rametti. Poi purtroppo si taglia finemente la cipolla e la si mette in una insalatiera e si aggiungono sale e olio d'oliva.
Si tagliano il cetriolo e i pomodori a forma di cubetti il piu' piccoli possibile.
Si tritano fienemente il prezzemolo e la menta e li si aggiungono alla preparazione e si ricopre il tutto con un film di plastica trasparente.
Terzo tempo
Arriviamo a trenta minuti prima del pasto. Versate il bourghol nell'acqua fredda e fatelo temperare per un quarto d'ora. Togliete gli scarti che dopo un po' galleggiano. Poi togliete il bourghol dall'acqua e riponetelo in un pezzo di tela e pressatelo ben bene fino a togliere tutta l'acqua e aggiungetelo all'insalatiera che conteneva gli altri ingredienti. Spremeteci sopra il succo dei limoni, un po' di sale e olio d'oliva. Mescolate bene e assaggiate per verificare la perfezione del condimento, il gusto di limone deve essere pronunciato.
Quarto tempo
Servite il tabboulè su un letto di foglie di vite fresche o, se proprio ma proprio non le avete, di foglie di lattuga. Guarnite il piatto con un pomodoro tagliato a forma di fiore ed e' li' che si vede lo chef.
Cipolle a parte, vi assicuro che rimarrete stregati dalla bonta' e dalla freschezza del piatto e da quel giorno al solo pensarci vi verra' l'acquolina in bocca.
Pero' che pazienza ha mia sorella a fare due preparazioni, una per tutti gli altri e una per me senza cipolle!
Roberto