Forse Giusy è ancora là che aspetta...

tra le ruvide rocce
si ode chiara la sua voce
che ha paura di tutto

ha paura
di non riveder più le sue stelle
e il suo morbido letto
ricoperto dalle cerulee bambole
che immobili fissano il nulla
sapendo che non arriverà più nessuno a prenderle

forse è ancora là che aspetta...

tra la rossastra polvere
calpestata dal delirio
del suo inutile carnefice
che la sua bianca vita ha sradicata
come un vento spietato su le foglie
o la grandine crudele sui suoi frutti

Giusy è ancora là che aspetta...

aspetta al varco il suo assassino
ma sà che non dovrà aspettare molto
perché lui è già morto da troppo tempo

Francesco
Milano, dom14nov2004