Autore Tema: Sarah
Oggetto: San Nicolò
Inserito il: 06/12/2004 14:58:08
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5 Dicembre sera, inverno di montagna. Sulla strada del Brennero arranca un carro di legno,trainato da un piccolo asino, il Bigio.
Il vento spinge il nevischio in turbini, il lago è gelato, i boschi immoti nel bianco.
Nicola è molto stanco e si trova ormai avvolto dalla tormenta.Si sente vecchio,oramai, con le ossa rotte e gli occhi che gli bruciano di freddo e di sfinimento.Viene dalla antica città di Myra, nell'oriente dorato e traboccante di spezie, e si è recato fino a Norimberga, nella grande Germania, per il consueto carico di giochi.
Ora torna verso il Norditalia, i bambini lo aspettano, non può mancare.
Anche Bigio è senza fiato, non vuole più proseguire, Nicola vorrebbe tanto dormire un poco...E' bello perdersi, dormire, ma si gela, si gela piano piano...
Ad un tratto dal bosco esce una sagoma scura e robusta, piuttosto infagottata, che scorge il carro fermo. "Ehi, ehi, signore,si sente bene?" L'uomo scuro lo scuote, Nicola si sveglia dal torpore mortale, fissa lo sconosciuto che sorride nel volto scurissimo. " chi sei, da dove vieni?" chiede il vecchio, quasi spaventato. "Sono Malìk il Moro, vengo dallo Yemen."
"Qui al Brennero?" chiede Nicola. "ah, questo si chiama Brennero, non lo sapevo. Sai,sono qui per lavorare, aspettavo dei compatrioti ma non ho visto nessuno. In verità non so dove andare, qui fa così freddo...è qualcosa che entra nel cuore e lo fa morire. E questa farina bianca..." "LA NEVE?" " Si ecco, è così pulita morbida e magica, ma i suoi cristalli bruciano"...
" Senti Malìk" dice Nicola, vuoi aiutarmi? te lo do' io un lavoro.
Certo per ora non posso metterti in regola, con l'inps, l'inail le scarpe antiinfortunistiche e gli occhiali antinebbia. Però, se ti accontenti di suonare i campanelli..." Malìk lo guarda affascinato, con gli occhi scuri e sereni. "Dimmi, signore" "Be', ecco, intanto io sono Nicola, Nicola da Bari" " Che lavoro fai?" chiede Malìk "..Ehm, non è che sia un impiego retribuito dallo stato, io faccio il Santo."
"Santo? e cos'è,un artista girovago?" " non proprio,però giro per le case e porto stanotte i doni a bambini. Solo quelli buoni però".
Malìk sorride, le rughe di cioccolato ai lati delle labbra." Vengo con te, Nicola, questo Nord è troppo freddo senza un uomo che ama i piccoli".
Così il vecchio San Nicola può portare ancora i doni, pur con le sue ossa rotte, con Bigio ed il suo carro traballante, ed il fido Malìk dagli occhi d'oriente.

Francesca Buccomino