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Pretty Woman - il seguito

Stampato da : Concerto di Sogni
URL Tema: https://www.concertodisogni.it/mpcom/link.asp?ID ARGOMENTO=10055
Stampato il: 22/12/2024

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Autore Tema: Renato Attolini
Oggetto: Pretty Woman - il seguito
Inserito il: 08/12/2004 09:35:42
Messaggio:

Vi é mai capitato di pensare dopo aver visto un film: chissà se avesse avuto un altro finale oppure se fosse stata una vera storia come sarebbero andate a finire le cose nella realtà? E' una specie di gioco e come tale ...chi vuole giocare s'accomodi!
Io comincio col....seguito di PRETTY WOMAN!
Vivian rimase accovacciata sulla poltrona, le gambe strette nelle braccia mentre rivoli di lacrime le scendevano dagli occhi. Perché le favole sono solo nelle favole, si chiese amaramente? Perché tutto deve finire e sempre nella maniera peggiore? Ripensò ancora una volta a quel giorno quando Edward in piedi sulla sua limousine la raggiunse nel suo misero appartamento agitando il suo ombrello, a guisa di un cavaliere antico con la sua possente spada, come nei suoi sogni di bambina. Che emozione, che gioia! “Perché, perché Eddy?” si chiese piangendo silenziosamente “Perché non sei andato a New York quel giorno e sei venuto a cercarmi?” Era una domanda che si era posta spesso. Col tempo il ricordo della loro brevissima storia d’amore si sarebbe affievolito lasciandole soltanto dolci sfumature fino quasi a farle credere di aver vissuto un sogno. Con i soldi intascati in quella settimana, avrebbe potuto cambiare vita, abbandonando per sempre i boulevard di Los Angeles e magari terminare i suoi studi e…..chissà? Invece le cose erano andate diversamente, si erano tuffati entrambi in questa nuova avventura non pensando che l’amore deve fare i conti con la realtà e che spesso le miserie della quotidianità finiscono per corrodere anche i sentimenti più grandi. Che sbaglio atroce avevano commesso! Vivevano su due pianeti distanti anni-luce fra loro e poco a poco le diversità avevano finito per influenzare il loro rapporto….fino a quel giorno.. oggi. Le litigate erano sempre state più o meno violente ma oggi si era superato ogni limite e mai e poi mani Edward si era espresso in quel terribile modo, con quelle parole taglienti come una lama affilata e dolorose come una coltellata al cuore. “Che cosa potevo mai aspettarmi da un’ex prostituta?” Dopodiché era uscito sbattendo la porta. Certamente, com’era sua abitudine, alla sera sarebbe ritornato con un fascio di rose rosse e magari un piccolo gioiello come pegni da pagare per ristabilire una pace comunque di breve durata. Oggi però non sarebbe servito. Avrebbe forse anche chiesto umilmente perdono per quella frase a dir poco odiosa ma Vivian sapeva in cuor suo che prima o poi l’avrebbe ripetuta. E questo non poteva sopportarlo. Non più. Ormai aveva capito che il passato non si può cancellare, il presente è squallido e il futuro ancora peggio. S’asciugò le lacrime e lentamente si diresse verso l’armadio e mentre nuove lacrime ripresero a scorrere copiosamente ripose la sua roba in una valigia, scrisse poche righe d’addio, aprì la porta di casa e la richiuse alle sue spalle. Per sempre.


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