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Il Rospo e la Rosa fiaba a puntate

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Stampato il: 22/12/2024

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Autore Tema: Alice Torrini
Oggetto: Il Rospo e la Rosa fiaba a puntate
Inserito il: 27/02/2005 10:07:26
Messaggio:

PAOLA GERINI PENNACCHIO


IL ROSPO E LA ROSA

Fiaba per bambini


PIEFFE
idee Natura
Edizioni Private Fiorentine

Firenze 1995


A tutti coloro che pensano
che valga la pena di tentare.

PROLOGO

C'era una volta un Prato e c'era una volta anche un Ruscello e, come in tutti i prati, c'erano anche tanti fiori e, come in tutti i ruscelli, c'erano anche tanti animaletti: avannotti di trota, lumachine e granchi d'acqua dolce, libellule e ditischi e, infine, girini di rana e di rospo.
Ed è proprio di un Giovane Rospo e di una Bella Rosa, che parla la Nostra Storia.


............... Non molto tempo fa....

PARTE PRIMA

...un Giovane Rospo, appena passato dalla sua condizione di totale acquaticità alla condizione più dignitosa di anfibio adulto, ebbe la ventura di uscire dall'acqua presso una insenatura particolarmente sabbiosa, tranquilla e limpida del ruscello nel quale aveva trascorso il tempo della sua breve infanzia.
La cosa non sarebbe stata molto rilevante né significativa, tutti i giovani rospi che escono dall'acqua, lo fanno presso insenature sabbiose e tranquille, se non hanno tare ereditarie o manie suicide, ma per il nostro Giovane Rospo questa fu una esperienza che influenzò tutta la sua vita futura.
Infatti, non appena il suo corpicino verde smeraldo, tutto verrucoso, uscì dall'acqua, i suoi occhi di un bel nocciola dorato, videro emergere dalla sabbia, trai sassi minuti della riva, una minuscola piantina verde, graziosa e fragile, ma spinosissima.
Il Giovane Rospo rimase incantato a guardarla e si chiese cosa mai fosse quella deliziosa creatura, verde come lui, senza occhi né bocca. Certamente non era pericolosa, così piccola e tenera quale era.
Le si avvicinò cautamente e la sfiorò con delicatezza, la piantina, reagì a quel tocco piegando leggermente la cima e allora il Giovane Rospo la poté riconoscere: era una rosa. Ne aveva sentito parlare quando era ancora un girino dai suoi compagni più grandi, sapeva che fra tutti i fiori del Prato era la regina e che sdegnosa rifiutava la compagnia di chiunque, all'infuori delle api e delle farfalle.
Emozionato le rivolse tremante la parola, chiedendole:
- Sei veramente una rosa, bella creatura, o sto sognando?-
- No non stai sognando, Giovane Rospo, sono proprio una rosa- rispose la piantina con un filo di voce, e continuò - Sai mi sento tanto sola qui nella sabbia, né api né farfalle frequentano questa riva, perché ci vivete voi rospi che le mangiate, io non ho amici, né compagne, gli altri fiori crescono lassù in mezzo all'erba e io qui mi annoio tanto. -
- Se vuoi possiamo essere amici noi due! - le propose il Giovane Rospo.
la Rosa ci pensò un poco, certo che il Giovane Rospo non era il massimo in quanto a bellezza, ma sembrava gentile e soprattutto era simpatico, così dopo avere esitato un attimo disse:
- D'accordo, saremo amici, a un patto però, che tu ogni giorno mi porti notizie degli abitanti del Prato e del Ruscello e che tu sia sempre sincero e leale con me. -
Il Giovane Rospo ormai perdutamente innamorato della Rosa, sarebbe stato disposto a qualunque compromesso, pur di diventare suo amico e poterle vivere accanto, così con gioia accettò il patto che la Rosa gli aveva imposto.


1) continua domani

Edited by - Elena Fiorentini on 28/02/2005 10:56:47


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