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^^^Una chiaccherata dal parrucchiere^^^

Stampato da : Concerto di Sogni
URL Tema: https://www.concertodisogni.it/mpcom/link.asp?ID ARGOMENTO=11246
Stampato il: 22/12/2024

Tema:


Autore Tema: Shirin
Oggetto: ^^^Una chiaccherata dal parrucchiere^^^
Inserito il: 05/04/2005 20:13:40
Messaggio:

Qualche giorno fa mi trovavo in un grande centro commerciale.
Sono entrata in una delle tante botique a salutare un mio amico che lavora lì e, guarda caso, è il mio parrucchiere di fiducia ;-) (se qualcuno conosce la lunghezza dei miei capelli capirà perchè sghignazzo).
Abbiamo parlato del suo bambino nato da poco e io gli ho raccontato che un mio zio di varese ha chiamato il suo bambino appena nato Samuel e che è un nome che adoro e chiamerò così mio figlio (per ora è un po' presto per averne uno).
La signora a cui stava asciugando i capelli mi ha guardata e mi ha detto:
- Ma non lo sai che Samuel è un nome ebreo?
- Sì signora, ma anche se fosse un nome musulmano mi piacerebbe allo stesso modo - ho risposto io.
Lei ha ribattuta indispettita:
- Se fossi in te non chiamerei mio figlio con un nome ebraico di questi tempi

A quel punto sono rimasta davvero sconvolta.
Ho raccolto la saliva in bocca e ho detto di gran fiato:
- Se si ripetesse un errore come l'olocausto non farei nemmeno un figlio, signora!

Il mio parrucchiere è rimasto un po' attonito, ha cercato di cambiare argomento e poi mi ha salutata.

Per chi mi conosce sa quanto queste cose mi disgustino.
Sono andata via ********* **** (mi autocensuro per educazione) e mi sono convinta che ci sono enormi passi da fare ancora! La gente crede ancora di non avere il potere di manifestare il suo dissenso, prendiamo consapevolezza che sta nascendo una nuova grande potenza: "La consapevolezza dei popoli"

Shirin

Replies:


Topic author: Anna Herm
Replied on: 07/04/2005 09:12:10
Messaggio:

Io a volte penso che siamo nell'anno 2005, infomatizzati, globalizzati, tutti uniti nella pace del mondo, tutti che sembra si vogliano bene invece siamo solo mascherati dietro a quelle paure che non riusciremo mai a cancellare a far comprendere a tutti gli esserei unmani che l'essere diverso non è paura ma e madre natura che ci ha reso diverso in modo che ognuno di noi nella sua diversità potesse dare all'altro quello che all'altro mancava.
Credo,Shirin quello che ti è capitato sia solo l'esempio giornaliero che dimostra che la diversita che è in ognuno di noi viene messa non solo in discussione ma disprezzata.
Un nome puo farsi isolare.... si come il colore della pelle, come gli occhi a mandorla, etc, se ne potrebbero fare mille esempi...e la gente si chiude in questo suo mondo fatto di incertezze di paura solo perche non tende la sua mano bianca ad una mano nera.
Sai a volte si dice che essere adulti sia quando tu hai aggiunto la i 18 anni... ma per certe persone come la signora che hai incontrato, la maturita non è ancora arrivata e credo ceh non arriverà mai .
Comunque il nome che avresti scelto per il tuo futuro figlio è bellissimo(lo dico poerche sono di parte).....come lo è ogni nome in questo mondo.
Una buona giornata


ANNA HERM


Topic author: Shirin
Replied on: 07/04/2005 20:28:53
Messaggio:

Purtroppo Anna mi rendo conto che hai perfettamente ragione. Si parla di 2005... si parla di maturità umana, ma io la vedo ancora lontana in molte circostanze.
Non vado molto fiera nemmeno di noi giovani: conosco molti ragazzi antisemiti e nonostante ore e ore di discussione è stato impossibile far loro cambiare idea.
Inoltre anche io ho passi da gigante da fare: mi rendo conto che la mia mente si ostina a riconoscere nel "diverso" ciò che in realtà sono io e siamo tutti, ma concretizzare questo concetto anche attraverso l'azione è molto difficile. Ti faccio un esempio: non mi metterei mai a dire per strada ad un immigrato "Torna al tuo paese", ma se un immigrato mi si avvicina penso spesso che non sia affidabile, che bisogna stare attenti.
Forse sono i mezzi di comunicazione che ci inducono a pensare questo o forse è solo un meccanismo umano e instintivo che va combattuto con la cultura, l'educazione e il giusto uso della ragione.
Comunque vadano le cose siamo destinati ad un pianeta di multiculturalità perchè i viaggi sono molto più rapidi e la comunicazione sociale richiede la conoscenza e l'esperienza dell'altro.

Dopo il diploma desidero fare un'università a Verona per poter lavorare nei centri di accoglienza, disintocazione, centri per bambini e ragazzi ritardati o malformati ecc...
L'idea del giornalismo non l'ho ancora abbandonata del tutto, ma credo sia più importante operare nel campo di chi ha veramente bisogno di aiuto.

Shirin


Topic author: Anna Herm
Replied on: 08/04/2005 01:01:51
Messaggio:

Shirin il senso del diverso è normale per tutti gli esseri della terra, non solo per l'uomo quello che c'e di raccappricciante nell'uomo è la coscienza che gli viene tolta da mass media che lo ipnotizzano e lo rendono inerme e come se il suo cervello non esistesse piu, ragiona e pensa.
Sai leggevo su una rivista il perche la guerraq non potrà mai finire, in quanto intrinseca nell'uomo come il bene. Questa rivista parlava di come la sensazione che due persone possono avere del diverso, diventi odio che si trasforma in guerra, ma la cosa piu illogica che ho letto e che l'uomo che poi ha partecipato alla battaglia appoggiando la causa non si ricorda più il motivo vero per cui la stessa ha preso inizio.
c'erano inoltre su questa rivista dei consigli su come la guerra possa davvero essere debellata, ma considerati utopia.

Quello che vuoi fare dopo la laurea è stupendo, che ti darà l'opportunità di crescere interiormente e chissa mai che tu diventi una giornalista seria.....e non uno stereotipo.

ANNA HERM


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