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Trebillie

Stampato da : Concerto di Sogni
URL Tema: https://www.concertodisogni.it/mpcom/link.asp?ID ARGOMENTO=12250
Stampato il: 22/12/2024

Tema:


Autore Tema: Rosa di Turingia
Oggetto: Trebillie
Inserito il: 10/08/2005 14:40:55
Messaggio:

Senza scomodare i meridiani e i paralleli la latitudine e la longitudine che son porcherie inventate dagli uomini per mettere in gabbia questo disgraziato mondo e ridurlo a un sacco di stupidi numeri col bel risultato che il progresso va avanti e la civiltà va indietro, se vogliamo intenderci su Trebilie, basterà dire che Trebilie è un paese che sta lassù, a casa di Dio. Quando si dice «lassù, a casa di Dio» significa che ogni tanto un angioletto si affaccia da una delle nuvole che viaggiano nel cielo di Trebilie e dice: «Ohei, giovanotti, facciamo un po'più piano che qui c'è gente che riposa». Insomma Trebilie è un paese in cima a un monte e ci passa la sua brava carrozzabile, ma per modo di dire ci passa: perché, scavalcato il valico di Trebilie e arrivata in mezzo a un gran prato, la strada si ferma e buona notte al secchio. Adesso c'è da dirne anche un'altra: ecco, voi prendete una di quelle stramaledette carte topografiche che in tempo di pace servono semplicemente a far sbagliar strada quando si viaggia in macchina, mentre in guerra servono magnificamente a quegli sporcaccioni che buttano giù roba esplosiva dal cielo e spediscono da terra pillole di cannone grosse quanto una casa. Prendete una di queste carte topografiche, trovate la linea nera di confine e, a un bel momento, ecco il puntino con Trebilie e il puntino è proprio nel bel mezzo della riga nera. Il che sta a significare che Trebilie è in zona extra doganale, in una specie di intercapedine fra le dogane dei due Paesi confinanti. Intercapedine è una di quelle stupide parole che usano gli ingegneri i quali son gente che, per spiegare che una casa è diroccata, dicono che ha i muri collabenti, e lo dicono pieni di prosopopea, come se il latino fosse stato fatto proprio per loro: gente che, a domandargli cosa fa due più due, tira fuori dal taschino il regolo e, dopo averlo manovrato per mezz'ora, risponde che fa "circa quattro". Intercapedine è una di quelle stupide parolacce che fanno parte dell'armamentario del progresso e quindi della rovina del mondo: però Trebilie non ne risente ed è un beato paese di rispettabili cristiani che fanno su le case mettendo una pietra sopra l'altra, senza le porcherie dei regoli e dei goniometri, e, quando un muro strapiomba un po' in fuori, il primo che passa grida al muratore: «Tirati indietro una spanna» e il muratore, in mezzo metro, si rimangia lo strapiombo e le case stanno su dei secoli lo stesso. Politica a parte, Dio è uno che ci sa fare e, quando ti pianta un Trebilie in cima a un monte, fuori dal mondo, compensa la faccenda con delle cose che non si trovano neanche a Parigi: un cielo da perderci dentro gli occhi tanto è azzurro e profondo, un'aria fina che va su e giù per il piloro come un filo di seta e mette un appetito da leoni, e dei prati verdi e dei laghetti turchini che neanche la De Angeli Frua, che per i colori è imbattibile, riesce a pitturarli così. Inoltre una pace che è rimasta quella di trentamila anni fa perché, anche se passa uno scarcassato di camion con tutto il suo fracasso progressivo, ci fa come un grano di riso buttato dentro uno stagno. D'inverno vien giù neve alta come un uomo e anche di più e per cinque o sei mesi la gente sta rintanata in casa e fa un freddo stramaledetto e gela la terra, tanto che non si può neanche seppellire i morti. Però gelano anche i morti e così, se uno muore, lo mettono in solaio e aspettano a seppellirlo a primavera. Uno non ci crede: ma voi provate a morire d'inverno, lassù, e poi vedrete cosa vi succede. Questo è Trebilie, che però ha tutte le sue comodità come i paesi della valle; cimitero, scuola, botteghe, municipio, maresciallo, e, si capisce, la chiesa col confessionale diverso dagli altri perché d'inverno è una cameretta riscaldata, con una sedia per il parroco e un inginocchiatoio per il penitente il quale, grazie alla stufa, può cercare la salute dell'anima anche d'inverno senza per questo doverci rimettere, assieme al prete, la salute del corpo. Questo è Trebilie, paese di gente seria, che è a trenta-quaranta chilometri dalla città, ma è come se ne fosse lontana cinquecento per via che la distanza in pianura è una cosa e in montagna è un'altra. E così succede anche nel senso opposto perché basta che voi vi tuffiate due metri sotto l'acqua e subito vi pare di essere cento miglia fuori dal mondo. Questo è Trebilie, paese di gente che parla poco e sottovoce: prima di tutto perché, quando uno non ha niente da dire di interessante, è meglio che tenga chiuso il becco; secondariamente perché, quando si abita tanto in alto, bisogna cercare di disturbare il Padreterno il meno possibile.

... be', per chi vuole vedere un posto cosi'(questa descrizione e' di Guareschi), in comune di Livigno c'e' Trepalle. Ed e' cosi'.


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