Remember Nassiriya grazie a Raul Bova
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da : Concerto di Sogni
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Stampato il:
22/12/2024
Tema:
Autore Tema: Admin
Oggetto:
Remember Nassiriya grazie a Raul Bova Vi sono stati tanti movimenti intorno alle vicende della dolorosa strage del 12 Novembre in cui persero la vita tanti italiani valorosi ed impiegati per il bene altrui. Finalmente il 12 novembre 2006 potremo vedere il racconto degli avvenimenti secondo la regia di Soavi in un telefilm in cui il bravo attore Raul Bova impersonerà il maresciallo Stefano Carboni, leader di un gruppo di carabinieri che viene mandato in Iraq per un'azione di "peace keeping" nell'ambito della missione Antica Babilonia. Michele Soavi dirige la miniserie della Taodue, dedicata al tragico attentato del 12 novembre 2003 in cui morirono 19 italiani tra militari e civili, ma anche all'attività della missione di pace. Questa opera di Mediaset dovrebbe in parte recuperare quello che fu l'altro tentativo di film ispirato alla Strage.. che non ci risulta abbia fortunatamente visto la luce. Si trattava di un opera di Giudo Chiesa già noto per aver fatto IL PARTIGIANO JOHNNY e LAVORARE CON LENTEZZA. Ispirandosi al libro 20 SIGARETTE A NASSIRYIA, il diario dell’unico italiano sopravvissuto all’attentato del novembre 2003, e cioè l’attore e cameraman Aureliano Amadei. Andato a Nassiryia per filmare il nostro esercito, Amadei è rimasto gravemente ferito durante l’esplosione che ha portato la morte a 17 soldati. A dare la notizia del film è stato lo stesso Guido Chiesa durante la presentazione dell’Agenda Alegre 2006 – “Il Cinema contro la Guerra”. Non è difficile immaginare quale collocazione scenica avrebbe avuto questo film. Dopo questa breve citazione vi daremo visibilità assoluta su quanto invece realizzeranno Soavi e Bova perfettamente convinti che la loro opera sarà molto più in sintonia con tutto il nostro lavoro nell'area http://www.concertodisogni.com/memoria Chiedo a tutti i concertisti di aggiungere ogni informazione giunga in loro possesso in merito a questo lavoro. Al termine della raccolta questo tema si sposterà dall'area Film, Libri e Recensioni all'area Memoria. Al 12 Novembre 2006 allora.. Replies:
Inserito il:
05/08/2006 11:35:29
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E' sempre merito della TV quando una storia viene ricordata nel modo corretto e viene riportata ai valori positivi cui giustamente appartiene.
Topic author: Admin
Replied on: 13/08/2006 11:08:15
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Morgana,
confermo assolutamente che il film per la TV di Raul Bova non è basato sul brutto libro "20 Sigarette a Nassirjia".. era l'altro film che citavo e che fortunatamente sembra non sia mai giunto a compimento.
Spero che tu possa raccontarci qualcosa nel rispetto della riservatezza del film.
Ciao
Beppe
Topic author: Morgana
Replied on: 13/03/2007 09:49:48
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''Nessuno parte per andare a fare l'eroe, perche' di solito un Carabiniere e' un eroe quando e' morto. E noi invece vogliamo solo portare a casa la pelle. La pace non inizia alla fine di una guerra'' (M.llo Carboni - Nassiriya, Per Non Dimenticare)
Chiara Lignola
Topic author: Morgana
Replied on: 13/03/2007 16:21:24
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Lo speciale del backstage molto interessante http://www.fiction.mediaset.it/nuov...itolo=Nassiryia
Chiara Lignola
Topic author: Pierluigi Fiorentini
Replied on: 14/03/2007 16:51:57
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Posso fare una piccola ma modesta mia recensione?. La prima parte del film non sono stato capace di guardarla interamente perché, pensavo di trovarmi davanti un film piuttosto statico, temendo di annoiarmi già prima di guardarlo tutto. E questo perché io, avendo fatto il militare mi aspettavo qualcosa di forte, con più spettacolarità, e con immagini e paesaggi crudi e segnati da una guerra devastante dove gli stessi protagonisti avremmo dovuto vederli in perenne stato di allarme e con un sistema nervoso provato, con i volti bruciati dal sole del deserto. Questo, come accadeva normalmente nelle caserme italiane in tempo di pace, figuriamoci in quei posti e in tempo di guerra. E invece vedevo le sceneggiature molto da palcoscenco, recitate bene ma con poca spettacolarità. Ma mi sono ricreduto avendo guardato interamente il secondo tempo. Infatti, quando l'ho visto tutto mi sono reso conto che il film è stato fatto bene. Forse inconsciamente io cercavo quella retorica che spesso si vede nei film americani, ma che qui non ho trovato. Bravissimi gli attori, bravissimo il regista, e bravissimo chi ha scritto il copione. La drammatica scena della esplosione è stata costruita in modo geniale, dove si vedono volare le piastrine, le stesse che il giorno prima i militari chiedevano se potevano metterle nello zaino. Il disarmante mutismo di quel bambino, ma solo nel suo paese, l'Irak, mentre quando arriva in Italia e si presenta alla sua nuova mamma si rivela invece un bambino sorridente e pieno di disinvoltura come tutti i bambini della sua età. Anche la storia di amore tra il soldato italiano e la soldatessa americana, finita tragicamente, ha lasciato l'amaro in bocca, e le lacrime agli occhi. Ripeto, non c'era retorica in quel film e agli americani non hanno fatto fare bella figura. Per me è un film che colpisce e lascia il ricordo anche il giorno dopo averlo visto, e questo è perché ha toccato gli animi. E pertanto è stato un bel film.
Pierluigi Fiorentini
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