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SONETTO DI SETTEMBRE

Stampato da : Concerto di Sogni
URL Tema: https://www.concertodisogni.it/mpcom/link.asp?ID ARGOMENTO=14740
Stampato il: 22/12/2024

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Autore Tema: Domenico De Ferraro
Oggetto: SONETTO DI SETTEMBRE
Inserito il: 23/09/2006 09:46:49
Messaggio:

SONETTO DI SETTEMBRE


Notti di settembre dalle labbra carnose
dall’alito informe prende vita il domani incerto
sulle mille noti dai denti macchiati di nicotina allegre
figlie di melodie sconosciute d’un tempo gonfio di speme
glorie spennate messe a bollire nel calderone della sorte.
Chi canta canzoni
chi argomenta d’avvenire
sul caldo della porta?
Chi ascolta turgide melliflue parole chiassose
sgambettanti elastiche tra i pentagrammi elettrici
voci richiami d’amori perduti
silenzi infiniti tra i fitti boschi
ove fuggono ratte le ombra della follia .
Sentieri silenti inseguendo emozioni solinghe
legando al carro d’apollo il sonno mio andare verso
la modernitànel cielo chiaro di settembre sedotta
l’ignara ragione l’ora confusa a contemplare
il viso della nucleare luna.
Et iam prima novo spargebat
lumine terras tithoni croceum
linquens aurora cubile
regina e speculis ,ut primum
albescere lucim.
Giorni migliori gemme fiorite dai davanzali delle tristi case
passeggiando sotto gli archi dai sopracigli irti dalla bocca spalancata sull’ossesso nel caos di suoni diversi.
Nulla vale comprendere sentimenti diversi dove vive
il grande fratello , il grande criminale, il grande bugiardo
sulle grodaie dei tetti il gatto miagola alla luna
il suo amore malato la sua canzone stonata.
La dolcezza di ritornare a sfogliar libri
pagine di vita con aspetto severo interrogare se stesso.
Di tutte le cose esterne quella più vicino alla mia persona ,
come la camicia al corpo ,è la mia indipendenza:
essa non ammette che io sia costretto a dimenticare
chi sono e assume il ruolo di un altro ,per esempio
quello di una musa prezzolata,o di un professore per il quale
il proprio sapere e il proprio pensiero sono ciò
che il bottegaio è la merce espone in vetrina ,
o il ruolo di un consigliere comunale ,o di un maggiordomo.
Con tali dilemmi Settembre m’accogli a braccia aperte di ritorno
dal lungo viaggio dopo aver cavalcato il drago di ferragosto
arrostito incolume al lume della luna
Septembre tu m'accueilles aux bras ouverts de retour du long voyage après avoir monté le dragon de ferragosto
rôti indemne à la lampe de la lune
la ragione ritorna a mangiare quel male oscuro chiuso
nella comune coscienza,a essere indifferente alla sorte
di chi l’ama , trascurando il fine ed il bene.
La scuola attende a braccia aperte i piccoli studenti
dalle folte chiome ,speranze stipati nei zaini a tracolla
il fiore della giovinezza ed io mi struggo di passioni acerbe
tra l’odore dell’erba rampicante sui muri , dolce melodia
di settembre spirito campestre
gonfie nubi , neri pensieri nell’aria salmastra
tra tempeste e tuoni s’affretta il gentile folletto
a chiudere le finestre ed aprine altre sul grasso
meditabondo autunno.




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