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L'araba fenice

Stampato da : Concerto di Sogni
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Stampato il: 22/12/2024

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Autore Tema: Alessio
Oggetto: L'araba fenice
Inserito il: 04/11/2007 15:47:14
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L'ARABA FENICE...
(di Alessio B)

Le candele accese in salotto.
Le scarpe slacciate disordinatamente sul tappeto.
Qualche bicchiere di vodka e delle sigarette di troppo.
Eccentriche queste trentenni ardite.
Michela se ne era andata negli States.
"Lì si che ti valorizzano come ricercatore non come succede da queste parti".
Alle sue spalle Silvia, Carla, il mutuo da pagare, la macchina natural power.
Silvia ha ripreso a fumare.
Rolla il tabacco e la cartina tra le dita con maestria, con quella ritualità disarmante.
Trascendentale Silvia.
"Mia madre non sa che ho ripreso a fumare. Non voglio darle altri dispiaceri. Da quando le ho detto che sono lesbica... Sai..."
"Lesbica ????"
"Hai detto a tua madre che sei lesbica ???"
"si Cristina hai capito bene. Ho trovato il coraggio di dire a mia mamma che la mia coinquilina, la donna che viveva con me e che secondo mia madre serviva per sostenermi e farmi compagnia era la mia donna"
"e che ti ha risposto ?"
" Non ha capito all'inizio. Lesbica ??? Cosa vuol dire ? E' una malattia? ed io a spiegarle che lesbica è una donna che ama un'altra donna. Non ha pianto, non ha fatto commenti, mi ha detto con quegli occhi lucidi che avrebbe continuato ad amarmi nè più nè meno. Io sentivo l'esigenza di condividere con lei questo momento della mia vita. Sono sola Cristina. Sola con un cane da portare a fare la passeggiatina la sera prima di andare a letto,dopo ore e ore di lavoro in clinica dove devi mantenere rigore, ruolo, equilibrio. Ma dimmi se non è crudele dover necessariamente essere sempre al massimo delle tue potenzialità quando stai male, quando le tue forze sono a zero, quando ti senti mancare e nessuno a consolarti. Ho avuto bisogno di dirlo a mia madre. Mamma io sono lesbica, amo Michela e lei mi ha lasciato, se ne è andata ed io mi sento morire. Lo comprendi il mio dolore ? Qualcuno sente il mio dolore ?"
"Lo conosco bene Silvia il tuo dolore"
" Sono sei anni che non faccio più l'amore con qualcuno. E tutto per il tradimento di quella carogna. Sei anni che ho addosso una specie di corazza come le tartarughe e nonappena mi si vvicina un essere di genere maschile sono pronta a barricarmi entro me stessa e a chiudere tutte le porte. Anche quelle porte..."
"Sei anni Adele ? Sei anni che non... Insomma sei anni che non... Mio Dio inpensabile per me. Io sono libera, non ho legami relazionali, la mia vicina commenta con lo sguardo gli uomini che entrano nel cancello di casa mia. Eppure nel tranbusto di una vita che di poetico ha veramente poco un'ora di amore fosse anche solo rigorosamente fisico non può che essere un toccasana per la mente, per il corpo. La mia psicoanalista mi ha sempre detto che bisogna guardare la vita come un grande banchetto ed io mi domando per qual ragione non possa far indigestione di ciò che a me piace, uomini, uomini ed ancora uomini"
"sei SCHIFOSA Cristina"
"Siamo qui ragazze. Siamo qui a raccontarci, ad amarci. Sembrava ieri quando la domenica pomeriggio scappavamo per andare a ballare con i nostri amici. I motorini, le sigarette fumate di nascosto, i baci furtivi sulle panchine al parco e quel freddo pungente sulla pelle quando le sue mani frugavano nella mia camicetta.
Siamo qui ancora, qui a condividere la sofferenza, la fatica di ristrutturare il nostro modo di stare al mondo e di vivere sentimenti ed emozioni. Ancora ad accoglierci senza il giudizio degli anni passati, senza quei "te l'avevo detto". Sempre insieme perchè noi siamo un pò così. Così come l'araba fenice risorta dalle proprie ceneri. E' forse questo il senso profondo della nostra amicizia. E non importa quante ancora ne passeremo. Sarà un piacere avervi al mio fianco."


Dedicato a Francesca, Rachele e la Bella.


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