Stampa Pagina | Chiudi Finestra

La proposta della first lady iraniana

Stampato da : Concerto di Sogni
URL Tema: https://www.concertodisogni.it/mpcom/link.asp?ID ARGOMENTO=17890
Stampato il: 22/12/2024

Tema:


Autore Tema: Dounia Ettaib
Oggetto: La proposta della first lady iraniana
Inserito il: 16/11/2009 14:30:38
Messaggio:

Ascoltare la voce dei bimbi di Gaza.

Questo è stato l’esordio di lady Ahmadinejad.

La fame nel mondo non ha bandiere, la fame nel mondo non guarda in faccia nessuno.

Infame e immorale accusare uno stato della fame dei bambini di Gaza.

La first Lady Iraniana al suo primo incontro internazionale su un tema così importante e problematico per il mondo, non si è smentita e ha portato avanti la campagna di odio di suo marito.

La Repubblica Islamica dell’Iran si vanta di essere uno stato islamico a tutto tondo, ma si dimenticano le regole sacre dell’Islam come le dimenticano tutti i paesi che si proclamano tali.

Che fine ha fatto la giustizia sociale islamica contro la povertà?

La giustizia sociale islamica impone ai regnanti degli stati islamici di debellare la povertà e la fame, l’islam impone una condizione sociale paritaria per tutti: il ricco deve aiutare il povero, la società islamica deve aiutare il povero a liberarsi della sua povertà.

Gaza credo che sia l’unica città al mondo che riceva più zakat di tutte le città cosiddette islamiche ( zakat, elemosina annuale obbligatoria per tutti i musulmani), non ho mai sentito o letto che il cosiddetto “ embargo imposto dallo Stato d’Israele” impedisce ai musulmani di fare la zakat per i bimbi di Gaza.

Da musulmana vorrei ricordare ai cari musulmani che si identificano in Gaza che acquistare armi con la zakat è haram ( haram, proibito), tutti gli oggetti che causano dolore o morte a essere umani sono haram nell’islam. I soldi della zakat hanno lo scopo benefico di sfamare gli affamati.

Se i paesi islamici si impegnassero a compiere la vera giustizia sociale islamica forse, forse tanta fame nel mondo non ci sarebbe.

La Signora Ahmadinejad si è impegnata a distribuire il libro che spiega la campagna di governo di Teheran per favorire l’allattamento al seno, con il part time a stipendio pieno e congedi fino a 24 mesi. Una risposta all’occidente dove il femminismo ha allontanato le donne dalle famiglie.

Ma la Signora dimentica che in Occidente una donna non viene lapidata, una donna non viene condannata a morte solo se risulta anemica e quindi il suo sangue non è buono e non vado oltre!

Il concedere l’allattamento alle donne sicuramente è un atto di “democrazia” per un paese come la repubblica islamica visto che la maggior parte delle donne iraniane le manda al patibolo, ma se il regime islamico deve applicare la regola islamica in merito alla gravidanza e allattamento parlando di fame nel mondo dovrebbe avviare una campagna di promozione a condividere il latte materno con altre mamme che non possono allattare, da sempre le donne islamiche che hanno la fortuna di avere latte in abbondanza si offrono di allattare i bimbi meno fortunati, pensando ai bimbi di Gaza questa potrebbe essere una possibile soluzione al problema.

Invece di puntare il dito contro un embargo e contro il diritto di uno stato che ha tutti i diritti a difendersi, la signora dovrebbe prendere esempio dagli insegnamenti islamici per iniziare a trovare delle vere e reali soluzioni.



Concerto di Sogni : https://www.concertodisogni.it/mpcom/

© 2001-2024 Concerto di Sogni - B.A. & R.M