Autore Tema: Roberto Mahlab
Oggetto: Meno male che a Montecarlo/2
Inserito il: 14/01/2002 20:21:50
Messaggio:

II

Sulla strada del vizio....

Fu a quel punto che l'amica di mia sorella disse :"Chi ha il singhiozzo, acconsente".
Secondo me il detto originale e' leggermente differente, ma la rapida sequenza del singhiozzo non mi lascio' il tempo di obiettare. E cosi' il tipo in verde prese i vostri soldi e ci diede in cambio dei cerchietti di plastica, che dovevamo mettere nella quantita' desiderata in mezzo al tavolo, cioe' in gioco. Poi distribuiva due carte ad ogni giocatore e anche a se' stesso. In pratica vinceva chi arrivava piu' vicino al totale di 21, contando il valore delle carte che aveva di fronte. Volendo, ogni giocatore poteva richiedere al croupier di dargli una o piu' carte supplementari se, per esempio, la somma delle sue carte era bassa e se riteneva che con altre carte poteva raggiungere o avvicinarsi al fatidico 21. Se pero' si supera il 21, si esce dalla mano di gioco e si perde il cerchietto di plastica. Per mezz'ora io lanciai sguardi minacciosi verso gli altri giocatori perche' credevo che fossero loro i nostri avversari, ma l'amica di mia sorella, imbarazzatissima, mi sibilo' a bassa voce di smetterla, perche' l'avversario comune era il banco, cioe' il croupier. Per chiedere al croupier una carta supplementare, i veri giocatori danno un lieve tocco con la mano sul tavolo, io invece avevo il singhiozzo ogni giro di mano e il croupier lo scambiava ogni volta per un metodo originale per chiedere le carte supplementari.

Se avete sete, l'ideale e' fermarsi in una sala da gioco a Montecarlo, perche' vi danno da bere gratis. Mia sorellina e i miei amici pensarono di ordinare per me una camomilla per farmi star meglio, mentre loro bevevano ben altro e sara' per me difficile dimenticare il ghigno vendicativo del croupier e le facce angeliche dei miei amici, mentre io disperatamente assicuravo al cameriere, che mi guardava attonito mentre nella enorme sala si era fatto il silenzio, che la camomilla non era per me e che il mio singhiozzo era in realta' un chiaro indizio che bevevo solo alcolici pesanti. Non mi crede mai nessuno. Avevo il singhiozzo ma non avevo bevuto, avevo un bicchiere davanti ma era camomilla. Intanto, a furia di singhiozzare e di richiedere carte supplementari, il gruppo dei tondini di plastica aumentava e alla fine della serata avevamo vinto la trascurabilissima somma di altri 300 franchi francesi: l'investimento iniziale ci aveva cioe' reso il cento percento in un'ora. Certo non finiva sempre allo stesso modo, come testimoniava il tipo seduto in mezzo alla strada fuori dal locale, con un bicchiere davanti e il singhiozzo pure lui.

Io confesso di non avere capito molto del gioco, eppure avevo osservato con estremo interesse per tutta la serata l'amica di mia sorella mentre mi dava le necessarie spiegazioni.
E quella notte su un auto che stranamente saltava verso l'alto a ritmo di singhiozzo sulla strada di ritorno da Montecarlo verso la dolce Francia, si riaccese la discussione sulla bravura di Julia Roberts.

Cari concittadini di Concerto City, vi annuncio che le riserve monetarie della nostra isola sono oggi piu' ricche di 300 franchi francesi, molto piu' dell'Indonesia in questi giorni e che quindi potete riporre la massima fiducia per come la politica economica e finanziaria della nostra isola viene gestita in modo responsabile e attento alle spese realmente necessarie per la conduzione della nostro sito, come ad esempio l'acquisto della Rolls Royce ordinata per il vostro inviato speciale.

Bob Porter - Cns - Concerto News System - @2002