Emanuela
Stampato
da : Concerto di Sogni
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Stampato il:
22/12/2024
Tema:
Autore Tema: Gabriella Cuscinà
Oggetto:
Emanuela
Inserito il:
04/01/2013 13:00:31
Messaggio:
Emanuela era una signora sposata. Molti anni addietro aveva conosciuto Letizia in un centro d’assistenza per i poveri. La prima era colta e attiva. La seconda solare e sorniona. Avevano fatto subito amicizia chiacchierando e raccontandosi mille cose. Era stato il classico incontro tra persone che avvertono un’immediata simpatia e affinità. Le famose affinità elettive che s’instaurano tra individui dai sentimenti simili. Si assomigliavano, infatti, nel carattere, nelle idee, nei gusti, nel temperamento placido, tranquillo e gioviale. Non si erano più perse di vista e il loro legame era ormai consolidato da tante esperienze vissute e condivise.
Emanuela aveva sempre insegnato e durante un anno scolastico, narrò a Letizia di avere due alunne dodicenni che attraversavano un momento difficile e problematico. Infatti, erano cugine e una delle due aveva verso l’altra strane e particolari attenzioni. Le ragazzine non si rendevano conto che si trattava di un’inclinazione di natura omosessuale e di una sindrome caratterizzata da repulsione per il sesso opposto. Il problema era serio e i genitori non se n’erano accorti. Emanuela aveva raccolto le confidenze di una delle alunne, che spesso era turbata, taciturna e triste e che le aveva confidato che la cugina era sua amica, ma la baciava sempre, la toccava e lei non capiva perché. Emanuela invece l’aveva capito subito e aveva chiesto di parlare con i genitori di entrambe le ragazze. Aveva spiegato che l’omosessualità può esistere tra soggetti di tutte le età e che si distinguono sindromi occasionali da sindromi genuine o psiconevrotiche. Ora si trattava di identificare da quale era affetta la ragazza in questione. Bisognava sottoporla alla visita di un neuropsichiatra e nello stesso tempo non dar peso alla cosa. Poi con il consenso dei genitori, aveva parlato con le alunne palesando il problema e facendo capire che nella vita esistono tali realtà che bisogna accettare e tollerare come fatti normali, che rientrano nella prosaicità della nostra esistenza.
Lo specialista aveva diagnosticato una sindrome omosessuale occasionale, nella quale era notevole il contributo della contingente fase di sviluppo, che non bisognava drammatizzare la situazione e che quindi per il soggetto sarebbe stato facile il ritorno alla normalità. Aveva poi affermato che la patogenesi dell’omosessualità non è sufficientemente spiegata né dalla psichiatria classica, né dalla psicanalisi. Aveva comunque consigliato una cura ormonale a base di estrogeni.
L’anno successivo, l’alunna che si era confidata si era stata ritirata dalla scuola di Emanuela. Invece l’altra ragazza frequentò nella stessa classe e si trasformò in modo incredibile: divenne formosa, molto femminile e iniziò a corteggiare i ragazzi.
Gabriella Cuscinà
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