Chi ruba poco può rubare molto
Stampato
da : Concerto di Sogni
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Stampato il:
22/12/2024
Tema:
Autore Tema: Gabriella Cuscinà
Oggetto:
Chi ruba poco può rubare molto Chi ruba poco può rubare molto “Vivi e lascia rubare” diceva un mio amico spiritoso.
Inserito il:
10/09/2018 10:00:33
Messaggio:
Un antico aforisma recita addirittura che piove sul giusto e piove sull’ingiusto, ma sul giusto piove di più perché l’ingiusto gli ha rubato l’ombrello.
La storia che sto per narrare ha a che fare con tale aforisma.
I miei amici Ornella e il marito Ignazio abitano nel mio stesso condominio e hanno tre figlioli: due maschi Davide e Giorgio e una femmina, Giulia.
Possiedono anche un’altra casa che è stata oggetto di strani fenomeni. Infatti, in un primo tempo, i nostri amici avevano ceduto quell’appartamento a Giulia che si doveva sposare. Gli altri due fratelli avevano acconsentito e quindi la figlia e suo marito avevano ristrutturato completamente l’immobile. Avevano speso un mucchio di soldi per rinnovarlo, abbellirlo e trasformarlo.
Circa un anno fa purtroppo, Ignazio è morto alla vigilia del matrimonio, lasciando tutta la famiglia in grave sconforto.
Il fratello Davide, avvocato, avanzò la pretesa di ritornare in possesso del famoso appartamento, perché il padre non aveva fatto testamento e gli eredi erano tre, escludendo la madre che non voleva nulla.
La casa ristrutturata adesso valeva molto di più ma Davide dichiarò che a lui non importava, che la valutava secondo lo stato iniziale e che l’avrebbe comprata dando a ogni fratello la terza parte del valore totale. Insomma faceva un affare! Nello stesso tempo però turlupinava Giulia che, per non addolorare la povera madre ammalata, acconsentì.
Infatti, lei e il marito furono buttati fuori da quella casa che avevano restaurato, arricchito e curato in ogni particolare architettonico.
Per fortuna trovarono un altro appartamento nelle vicinanze e, a malincuore, vi si trasferirono.
Viceversa nella casa contesa traslocò l’avvocato, pessimo fratello e individuo prepotente. Vi trasferì anche il proprio studio professionale e tutto ciò che lo riguardava.
Tuttavia gli finì proprio male! Difatti ciò che avvenne da quel momento in poi, ha del surreale.
Accadde che dei fantasmi si dessero appuntamento in quella casa e i fenomeni paranormali furono incredibili!
Non ci credete? Eppure è la verità.
Gli ectoplasmi affermavano che l’avvocato aveva rubato poco, ma sempre di furto si trattava.
I clienti dello studio cominciarono a vedere delle strane ombre dietro i quadri e dietro le tende. Dunque non si rivolsero più a Davide.
La segretaria sentiva una mano misteriosa che la infastidiva sotto il tavolo e ben presto ovviamente, diede le dimissioni.
L’avvocato, aggirandosi per le stanze, avvertiva come uno strano peso sulle spalle. Cercava di scuotersi e respirare, ma la situazione peggiorava e gli veniva un tremendo mal di testa. Sentiva spifferi e tramestii provenire da tutte le parti. Le porte si aprivano e si chiudevano da sole. Tutto ciò con suo enorme raccapriccio, anche se non aveva mai creduto ai fantasmi.
Una mattina, mentre stava prendendo il caffè in cucina, vide avvicinarsi una bella ragazza. Fece un salto e gridò, al che l’apparizione scomparve, per ricomparire poco dopo con un velo da sposa. Davide scappò in un'altra stanza e lei non lo seguì.
Qualche giorno dopo, l’avvocato vide spuntare nel corridoio lo spirito di un giovane che gli spiegò che lui e la ragazza erano legati a quella casa perché erano i proprietari, ma erano stati uccisi da un pretendente di lei respinto.
In seguito, Davide non riuscì più a entrare nel proprio studio poiché una forza invincibile lo respingeva.
Si manifestò di nuovo l’ectoplasma del giovane ucciso e gli spiegò che quella era la stanza dove era avvenuto il delitto.
Ogni tanto Davide trovava delle macchie di sangue sui muri e urlava sconvolto, ma quando i vicini gli chiedevano cosa fosse successo, le macchie scomparivano e lui era costretto a minimizzare tutto.
Non resistette oltre, abbandonò la casa e cercò di venderla. Ovviamente nessuno voleva comprarla perché si era sparsa la notizia delle arcane presenze.
Solo la sorella Giulia e suo marito si offersero di tornarne in possesso, perché essendo fervidi Cattolici, erano convinti che i fantasmi non esistessero. Comunque l’avrebbero ripresa solo a un prezzo irrisorio.
Davide la cedette ben volentieri ancora terrorizzato dalle esperienze vissute.
Dal momento in cui Giulia e il marito ritornarono in quella casa, le presenze scomparvero e non si presentarono mai più.
Davide ancora oggi ripensa a quei fantasmi e non può credere che si fossero manifestati solo a lui. Il loro ricordo lo fa ancora raccapricciare e inorridire, tanto che non andò mai più a trovare la sorella nella casa dei fantasmi.
Gabriella Cuscinà
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