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Prendimi la mano

Stampato da : Concerto di Sogni
URL Tema: https://www.concertodisogni.it/mpcom/link.asp?ID ARGOMENTO=19686
Stampato il: 22/12/2024

Tema:


Autore Tema: riccardo resconi
Oggetto: Prendimi la mano
Inserito il: 28/06/2020 17:47:41
Messaggio:

Prendimi la mano

Hai preso una decisione
Sei uscita da casa e hai salito le scale
La porta del terrazzo è spalancata
Non la chiude mai nessuno, come fosse un invito
A cavalcioni del muro guardi il cielo e le luci della città
Non vedi sempre bene, le lacrime scendono sul viso
Arrivando fino ad entrare in bocca, salate, come la vita che senti addosso
Per darti coraggio da lontano mi sembri che fischietti un motivetto
Le gambe penzolano in quel vuoto pronto a prenderti
La testa non ha ragione di pensare
E cosi
Scendo le mie di scale
Esco ed entro nel tuo di palazzo
Arrivando alla terrazza che ti ha fatto entrare senza chiederti perché
Ti giri e mi indichi con la mano di non fare un passo in più di quelli fatti fino allora
Mi siedo lontano da te
Non parlo, pensando di spaventarti
Tu mi hai guardato solo quel momento e sei ritornata a guardare quel cielo nero
Sembri non aver paura di me
Non so cosa fare e inizio a raccontare di aver letto un libro
Un libro che aveva tante illustrazioni di animaletti disegnati ad acquarello
Che vivevano in un bosco in armonia
Per molti e molti anni
Fino a quando un giorno non arrivò un animale, dal bosco nero che era lì vicino a loro
Un gran prepotente, che voleva per sua indole distruggere l’amicizia tra gli animaletti del bosco
Senza un vero scopo, solo quei momenti della vita dove arriva dopo la luce il buio
Senza volersene andare per un bel po'
Ma gli animaletti del bosco, dapprima spaventati, pensarono che solo mantenendo la loro unione avrebbero potuto scacciare quel animale che voleva oscurare la loro vita
Una sera cosi, si presero per la mano, danzando intorno ad un piccolo fuoco
Cantando e tenendosi vicini tra di loro, convinti che avrebbero superato insieme quella disgrazia
E cosi fu
L’animale del bosco nero non poteva più spaventare chi paura non ne aveva e scomparve cosi come era arrivato
Festeggiarono per molto tempo ed ancora
La scena finale di quel libro dipinto ad acquarello era quella di mani tese e di sorrisi
Passarono ancora molti minuti fino a quando mi guardasti con le lacrime al viso, per quella vita non generosa verso di te
Questa volta la tua mano non mi bloccò e le tue parole furono “prendimi la mano”


(patapump )


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