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Il mio nome dimenticato Stanislav Evgrafovič Petro

Stampato da : Concerto di Sogni
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Stampato il: 22/12/2024

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Autore Tema: riccardo resconi
Oggetto: Il mio nome dimenticato Stanislav Evgrafovič Petro
Inserito il: 17/10/2020 19:05:12
Messaggio:

Il mio nome dimenticato
Stanislav Evgrafovič Petrov

Sono nato nel ’39 e la guerra la avevo già avvertita da bambino, con un padre pilota di aerei
Forse la mia strada era già segnata da quell’inizio
Anni dopo la conferma
Mi iscrissi all’Aeronautica Militare Russa, prestigiosissima scuola, che mi avrebbe in seguito formato nella specializzazione della difesa antiaerea
Erano anni turbolenti tra le due super Nazioni, e qualsiasi cosa doveva essere ben ponderata
Quella che chiamarono Guerra Fredda, provocò notevoli difficoltà nei due schieramenti
Ricordo fosse Settembre del ’83 ed il freddo era già incalzante
Fui mandato a sostituire un ufficiale di servizio, che aveva il compito di sorvegliare siti missilistici americani
Tutte quelle quantità di dati e carte e coordinate, sarebbero dovute servire a reagire immediatamente ad un attacco nucleare da parte nemica
Una cosa che ho sempre pensato mai nessuno avesse mai voluto, ma gli ordini erano ordini e non si discutevano di certo, sapendo che da te ed altri del tuo gruppo sarebbe potuta dipendere la sopravvivenza della madre Russia
Era notte quando il sistema satellitare Oko, facente parte di una moltitudine di satelliti Cosmos, lanciarono un segnale di avvenuto lancio da una base del Montana (Usa) di un missile balistico con doppia testata nucleare
Non volli credere che un attacco sarebbe potuto avvenire con un solo missile, quindi non avvertii il mio diretto superiore
Ma poco dopo un satellite segnalò l’arrivo di altri quattro missili, quindi per un totale di cinque
E li che dovetti darmi coraggio e valutare con tutta la conoscenza che era in mio possesso, la veridicità del tutto
Molte cose non tornavano e conoscendo bene il sistema di rilevazione Russo, ipotizzai che quei segnali potessero essere niente altro che distorsioni satellitari che ci arrivavano
La mia decisione fu giusta e non schiacciai nessun maledetto bottone di allarme, se non avvertire dopo di avvenuti malfunzionamenti al sistema
Fu accertato in breve tempo che una serie di congiunzioni astrali avevano confuso il sistema Oko, creando report fasulli che avrebbero potuto provocare una guerra nucleare mondiale
La mia carriera, con scuse diverse da quelle che mi sarei aspettato, finì poco tempo dopo
Mi ritirai presso i sobborghi di Mosca
Passai lì gli ultimi anni, con una pensione ridotta all’osso e la malattia che aveva portato via mia moglie, che era venuta a trovare anche me
Seppi dopo dieci anni, che la opinione pubblica fu messa a conoscenza di questi fatti
Ne fui felice
Ero ormai un nome dimenticato
Ma che non si era mai pentito di quel gesto, che aveva probabilmente salvato milioni di vite umane
E quando dalla mia finestra, a volte riuscivo a vedere il cielo azzurro, ringraziavo Dio di tutta quella meraviglia, e di aver preso solo me

(patapump )


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