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Il coraggio di Jasmine

Stampato da : Concerto di Sogni
URL Tema: https://www.concertodisogni.it/mpcom/link.asp?ID ARGOMENTO=19765
Stampato il: 22/12/2024

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Autore Tema: Roberto Mahlab
Oggetto: Il coraggio di Jasmine
Inserito il: 30/05/2021 18:24:46
Messaggio:

Questa è la storia di tante donne che si trovano tra di noi, che incrociamo ogni giorno, della loro lotta per ottenere ciò che deve essere normale dal momento in cui aprono gli occhi, il diritto alla vita libera, la loro storia colma di emozione che si incontra con le fattezze gelide e senza espressione dei distruttori senza ragione.
Quanto più ascoltiamo le loro storie, tanto più ci rendiamo conto che sovente è anche la nostra storia, oppure potrebbe esserlo.

Il coraggio di Jasmine

Ci fu un prima e ci fu un dopo. Un prima quando uscì di casa dando un bacino sulla fronte e un buffetto sulla guancia al piccolo Davide, il finto sguardo di rimprovero preventivo di una madre fiera e il sorriso a stento trattenuto quando gli sussurrò :"e non fare disperare la nonna altrimenti stasera niente fiaba prima di dormire!". Un dopo quando tornò quella sera con il cuore straziato da due sentimenti, abbracciarlo stretto stretto per proteggerlo dal male o allontanarlo da quel luogo affinché il male non potesse mai raggiungerlo.

Ci fu il prima quando al mattino si osservò allo specchio, si asciugò con la punta della lingua una lineetta di rossetto sfuggita alla sua mano sapiente, si mise a posto quella ciocca di capelli come piaceva a lei, si diede il consenso con un ironico sospiro di apprezzamento, ci fu il dopo quando a sera si appoggiò al lavandino con le braccia doloranti mentre i suoi occhi intimoriti salivano nello specchio verso i segni rossi sulla gola. Non fu mai più lo stesso, il prima e il dopo.

Poi ci furono due dopo. Il primo dopo in cui l'esperienza venne con il tempo focalizzata come si fa con i fotogrammi di un film, il secondo dopo in cui ci si ritrova dall'altra parte del burrone, a cercare a tastoni le pietre giuste per ricollegare il ponte con la realtà razionale. Il primo dopo in cui l'assurdità di ritrovarsi ad essere il centro dell'odio di sconosciuti la meravigliava, il secondo dopo in cui doveva accettare l'assurdità che la sua fino ad allora normalissima vita dovesse da quel momento in poi sottostare alla preoccupazione di nascondersi e di proteggersi da coloro di cui non avrebbe neppure potuto distinguere i volti in mezzo alla folla. O addirittura di dovere o volere lottare per sconfiggerli.

Ci fu un prima in cui non era neppure sfiorata da qualsiasi sensazione che non fosse l'entusiasta affacciarsi su un terrazzo slanciato verso le stelle, ci fu un dopo in cui al di là della finestra non c'era che il buio e ci fu ancora un dopo in cui la sua torcia riprese ad illuminare cautamente ombra dopo ombra a cercare altre luci.

Questi prima e questi dopo sono la vita di Jasmine che, come ogni essere umano vittima di una violenza incomprensibile, si chiede prima il perché, poi si accorge che non esiste un perché e infine si rende conto che la dolcezza e l'orrore sono misteriosamente divenute entrambe parti della sua vita. Attraversò in rapida successione i momenti dell'invincibilità della giovinezza, quelli dell'incredulità, del timore per chi amava, quelli della solitudine della paura, quelli dell'indifferenza o dell'apparente ostilità del mondo verso cui si accorgeva a volte di essere lei stessa a non avere neppure parole per raccontare, comprese l'esistenza dei distruttori senza ragione e fu accarezzata dai lumini di piccole anime che l'attorniarono con l'amicizia e la condivisione. Conosceva la notte e i suoi occhi si rivolgevano verso il sole, aveva nell'animo la tempesta e le sue dita si allungavano per toccare la tranquillità del mare.

Roberto Mahlab



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