Il giorno in cui l'allievo ...
Stampato
da : Concerto di Sogni
URL Tema: https://www.concertodisogni.it/mpcom/link.asp?ID ARGOMENTO=19863
Stampato il:
22/12/2024
Tema:
Autore Tema: Roberto Mahlab
Oggetto:
Il giorno in cui l'allievo ... La mia vita proseguiva gioiosa e senza preoccupazioni, la mia segretaria mi gestiva l'azienda e la galassia, mentre io pulivo le scrivanie, svuotavo i cestini e andavo al mercato a comprare prelibatezze che durante la pausa pranzo cucinavamo con tale fantasia e buon gusto che avevamo raccolto oltre duecento ricette dei piatti preparati con l'idea di stampare un volume intitolato :"Le ricette dell'ufficio". Quando dico "cucinavamo, preparavamo, avevamo raccolto", è un plurale che indica che la maggior parte delle volte era la mia segretaria a cucinare, preparare e avere raccolto. Certo con il tempo mi stavo facendo le ossa anche io come cuoco provetto e poco a poco la mia segretaria, pur con comprensibile preoccupazione, mi allentava le redini e mi permetteva di preparare personalmente un sempre maggior numero di pietanze. Meno una : i miei piatti preferiti, i risotti. I risotti sono la sua specialità e, mentre parlava con Pechino, mandava fax a Parigi e digitava mail per New York, li preparava con tale maestria e sapienza e buon gusto che era difficile trattenersi dal mangiare anche il piatto e non solo il riso. Fu un venerdì che una idea malsana mi sconvolse la mente. L'avevo vista così tante volte preparare il risotto, che mi sentivo pronto anche io e quel week end feci prove su prove fino ad arrivare ad un risultato soddisfacente. E così il lunedì, mentre lei dava istruzioni alle compagnie di navigazione del globo su dove e come e quando spostare i containers, io mi sono avvicinato, mi sono schiarito la voce e le ho detto :"oggi ti preparo io il risotto". Ho notato che il fiato le era rimasto in gola, ha messo in attesa il signor Wang a Hong Kong e ha chiesto ai brokers di sospendere le quotazioni delle materie prime alle borse merci e mi ha detto gelida :"ti devo informare che da oggi ho deciso di iniziare una dieta salutare a base di frutta, non mangeremo più le stesse cose, anche se io cucinerò per te per evitare che tu muoia di fame e che l'azienda sia costretta ad assumere uno svuotatore professionista di cestini con aggravio insostenibile di costi". Nei pochi secondi in cui aveva dovuto spostare la sua attenzione dal pianeta a me, la crisi del Medio Oriente si aggravò e diverse navi mercantili persero la rotta. Il tempo al lavoro però ha la caratteristica di passare senza che ci si renda conto e la mia segretaria era impegnata in una telefonata lunghissima e così, era ormai mezzogiorno, decisi di giocare di anticipo e mi spostai nella bella cucina attigua all'ufficio. Misi un poco d'olio extravergine di oliva a scaldarsi a fuoco basso in una wok, tolsi le parti bianche agli asparagi e li tagliai a pezzetti corti, li misi nella wok a rosolare per una decina di minuti fino a che non furono ben scottati. Aggiunsi tre pugni di riso arborio e versai un bicchierone d'acqua affinché tutto rimanesse bello umido. Poi feci bollire dell'acqua in un pentolino, ci misi a sciogliere mezzo dado vegetale e una bustina di zafferano e girai bene. Intanto il riso e gli asparagi avevano assorbito l'acqua e così ci versai sopra un bicchiere abbondante di vino rosso. Ogni volta che il liquido nella wok evaporava aggiungevo un mestolo di brodo dal pentolino. E anche una spruzzata di prezzemolo. Dopo l'ultimo assorbimento, a circa venti minuti di cottura, ho spento il fuoco sotto la wok e ho aggiunto al riso una bella noce di burro e ho lasciato che si sciogliesse bene, in gergo di noi chef de cuisine si chiama mantecare, mi aveva spiegato una volta la mia segretaria. E poi ho portato la wok fumante in ufficio insieme a due piatti e a una scodella di parmigiano. Divorai l'intero contenuto della wok e poi sospirai :"Io so fare il risotto". "E io non lo saprò mai", ribatté lei. In tanti momenti della vita noi ci creiamo aspettative e situazioni che ragionevolmente non possono che raggiungere l'obiettivo prefissato, eppure succede sempre che il folletto dispettoso della galassia ci metta lo zampino travestendosi da imprevisto e ci mandi a monte tutto. E si rimane increduli, con tra le mani o nell'animo l'inutile prova del risultato raggiunto, prova di cui nessun altro nella galassia sarà conscio. Ed era capitato a me. Il giorno in cui l'allievo supera il maestro e il maestro non lo saprà mai. La mia mente rimase sconvolta e io non riuscii più a balbettare per tutto il giorno altro che le parole :"Io so fare il risotto". Arrivavano i documenti con Dhl e io rispondevo al fattorino che mi chiedeva di firmare per ricevuta :"Io so fare il risotto". Rispondevo al telefono e dicevo a clienti e fornitori solamente :"Io so fare il risotto". Anche nelle mail scrivevo solamente :"Io so fare il risotto". Da quel drammatico giorno e per tutta la mia esistenza non avrei fatto altro che ripetere sempre e solo quella frase, così come un personaggio dei film dei Guardiani della Galassia della Marvel non fa altro che ripetere solamente :"Io sono Groot", come risposta a qualsiasi questione dei colleghi supereroi. Roberto Mahlab
Inserito il:
19/08/2021 21:04:47
Messaggio:
"A me no grazie", mi ha sibilato la mia segretaria senza sollevare gli occhi dallo schermo del computer fisso sulle quotazioni dei semi di lino alla borsa di Vancouver. Io ho sorriso con aria saputa e con tono convinto le ho detto :"guarda che è squisito, te ne metto un cucchiaio". E lei ha scosso il capo con severità. E io mi sono versato tutta la wok nel mio piatto, ci ho messo una spruzzata di parmigiano e ho assaggiato e mi sono sentito in paradiso. "E' memorabile, ti prego, solo un assaggio", la implorai. Ma lei fu irremovibile. E allora ho pronunciato le parole fatidiche :"vuoi dire che non saprai mai se so fare il risotto?".
Passò un istante carico di aspettativa, in realtà fu solo perché la mia segretaria aspettava una risposta da Wang a Hong Kong e poi lei ribadì :"no, ti ho detto che per un eone almeno io mangio solo frutta".
Di positivo c'è che se la Marvel non si mette d'accordo con Groot per una nuova scrittura, magari chiamano me e tutto sarà bene quello che finirà bene. "Io so fare il risotto".
Concerto di Sogni : https://www.concertodisogni.it/mpcom/
© 2001-2024 Concerto di Sogni - B.A. & R.M