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Through The Eye of a Needle

Stampato da : Concerto di Sogni
URL Tema: https://www.concertodisogni.it/mpcom/link.asp?ID ARGOMENTO=19903
Stampato il: 22/12/2024

Tema:


Autore Tema: Domenico De Ferraro
Oggetto: Through The Eye of a Needle
Inserito il: 27/02/2022 18:23:27
Messaggio:

ATTRAVERSO LA CRUNA DI UN AGO

Attraverso la cruna di un ago, ho udito tante voci dialogare di guerra le ho udite mentre la guerra aveva inizio . Ho visto marciare , impettiti i soldati , sopra la soffice neve , viaggiavano nel vento della rivolta . Marciavano i soldati , attraverso i pensieri di un vecchio kulaki, seduto vicino al fuoco . Il quale sorrideva e ricordava la sua giovinezza , il suo amore sepolto , il suo destino , la sua terra lieve come un verso . File di carri armati avanzano, verso la sua terra , attraversano vari confini al suono di cornamuse dalle gambe lunghe, con baffi neri da cosacchi. Il grido della guerra , ho udito nell’aria e stravolgeva il comune vivere. Una marcia funebre , allietava il morire ,sotto la neve , là sopra il luogo del cranio.

Non ci sarà domani per sopravvivere alla guerra che trascina il mondo verso un'altra distruzione , verso questa fossa , dove in tanti piangeranno e seppelliranno i loro cari . E sotto una mezzaluna di marzapane , tra nubi illuminate dalle stelle ,code di pensieri simili
ai sogni , voleranno lontani.
Dimmi ,cara , quanto amore hai da donare
Dimmi mia cara ,quanti giorni ho ancora da vivere
Skazhy meni lyuba, skilʹky dniv meni shche zhyty
Quante cose ho ancora da fare e sperare
Combatteremo insieme domani
We will fight together tomorrow
Cadremo , ci rialzeremo dalla polvere
My vpademo, my vstanemo z prakhu
Dimmi contro ogni azione bellica ,quando ritornerai da me
Qui ,ora seggo in bilico ,affacciato su questo balcone
E la città si apre al mio sguardo
Viaggiai per mari di memorie, attraverso tante guerre .
I traveled through seas of memories, through so many wars.
Sono giunto, dove il freddo, gela la mia pelle
Scappai sotto i colpi dei mortai
A Charkiv , incontrai una bionda fanciulla ,
esile come un filo d’erba .
Ed ella mi sorrise , sopra un letto di paglia.
And she smiled at me, on a bed of straw.
Ed io nel disperato tentativo di salire verso il cielo.
Caddi sempre più in basso.
Dimmi cara ,quanti giorni ho ancora da vivere
Ed ella , rispose ,ridendo nell’eco della guerra.
Non lo so. Non lo sò.
Nel suono delle armi.
Non lo so, Non lo so
Tra tanti soldati.
Non lo so . Non lo so.
Ella mi guardava e mi baciava
Mi disse che il suo paese si trovava ai confini del mondo.
Non sapeva che fine ,avevano fatto i suoi cari ,i suoi fratelli.
Le sue sorelle i suoi amici . Il suo cane .
Il suo corpo era dolce come il piacere .
Tra vari versi .
Calvari nuovi ed antichi.
In questo vivere , che regala ,sofferenze atroci.
Diversi olocausti , figli della guerra.
La sua pelle era di velluto
His skin was velvet
Dolce come la soffice neve
Mi disse le vacche al suo paese , sapevano volare
E gli asini cantavano all’apparire della luna
E noi siamo rimasti , vittime del bolscevismo , di questo socialismo .
E sotto questo cielo ,gonfio ed oscuro, io mi trasformo.
Il mio tempo ha preso una strana piega , si è indurito nel suo divenire. E mi rallegro tra me , mentre ella mi dice caro, vieni ,andiamo , vicino quel pozzo ,dove ballano le fanciulle pazze.
Vieni mio caro , abbracciami tra l’erba voglio.
Abbracciami in questo treno ,che ci porterà lontano.
Ed io ammaliato dalla sua bellezza , confuso nella casta musicalità , trascinato dal ritmo del mio cuore , a cavallo di varie note stonate, ridenti e felici , che si rincorrono per le strade di una città ,nascosta sotto una coltre nevosa . Attraverso ,vari incantesimi con gli occhi socchiusi. Entro dentro di lei ed ella illumina il mio piccolo mondo. La pioggia non si ferma , continua a scrosciare a scendere sul selciato , le ombre della sera mi trascinano via tra mille dubbi , verso baratri senza fine , tra selve d’ interrogativi ,conducendomi forse in altre dimensioni.
Vado , verso il luogo del cranio , verso Kiev.


Marcio ,affianco dei soldati ,lotto contro i mostri della guerra che m’assalgono ,nell’oscurità del tempo , che passa , che volge ,verso una storia stretta tra i denti .
Sopra una nuvola ,seggo .
Dentro un bar ,bevo, vino .
Dentro questo cuore di donna ,vivo .
Inside this heart of a woman, I live.
Seduto ad un tavolo di una pizzeria ,rimango davanti una bottiglia mezza vuota . Quante amarezza , dentro di me, quante incertezze, m’assalgono ,andando verso il golgota. Cosi , mi continuo a chiedermi , dove mai , mi porterà questa guerra , in questa nuova sfilata di carnevale . Strade senza nome , qualcuno siede fuori il bar a bere una mezza birra scura . Sono le sette di sera , una macchina della polizia ,passa silenziosa ,con a bordo un agente , quasi giunto alla pensione , con due baffi neri da cosacco. Affianco un collega ,scuro di pelle. Più scuro della sera. In questa immagine metafisica . Immerso sono, perduto in una melodia sefardita che rinasce dentro di me , mentre dietro un vicolo un uomo s’accende una sigaretta , un altro aspetta che sua moglie gli prepari la cena .

Dove sei stata stasera ?
Ti vedo affaticata
Hai pianto
Ti hanno visto , vicino le trincee nemiche.
Sei stata con un altro
Hai fatto l’amore
You made love
Hai fatto l’amore ,dentro un letto d’albergo
Tu eri nuda , lui mi sembrava un verme
Tu bianca come il latte
Lui scuro come la pelle di una pantera
Ed io mi sono chiesto ,se era valsa la pena ,capire.
Ho acceso cosi un'altra sigaretta ed ho fumato il mio futuro
Ho spento la cicca nel portacenere del mio passato
Fosti mia per un attimo
Fosti mia amica
Abbiamo condiviso il viaggio a lungo, insieme
Io ti ho regalato a suo tempo una colonna di pallide perle
Tu mi dicesti : grazie
Eri incredibilmente bella e venivi da Odessa
Ti lasciasti abbracciare , sotto un cielo di stelle
Mi prendesti per mano
Nell’estasi , delle sere trascorse
Sono stato con te ad aspettare che un nuovo giorno rinascesse
Venisti da Odessa con un treno ,
Attraversasti la Russia ,sperando in un mondo migliore .
Attraversasti tutte le nazioni dell’est .
Entrasti nel mio cuore senza bussare
Poi ritornasti indietro ,per ritornare ad Odessa .
Dove ,oggi ,imperversa questa guerra annunciata.
Adesso ,sono rimasto solo
Sono solo con questa mia passione
Sono rimasto ,solo con me stesso.
Senza il tuo sorriso.

Nei centri commerciali , in cui amavamo andare insieme ,oggi sono , strapieni d’ogni bene . In molti fanno compere.
Sai ho visto un uomo dall’occhio di cristallo , guardare attraverso il buco di una serratura. Osservava gli uomini e le donne. Osservava , chi entrava ed usciva da questa vita.

Il mio viaggio prosegue ,verso casa mia, ci sono tanti soldati in armi, ci sono tante donne e bambini che scappano. Con la volontà di trarmi in salvo , combatterò . Salirò sul treno che mi condurrà verso la mia terra , trasportandomi via , dopo tanti giorni uguali e diversi , portandomi lontano da questo mio amore . Oggi sono giunto ad una stazione desolata in Romania , un suonatore ambulante, vestito da zingaro , sale e canta una canzonetta ,percorrendo i desolati vagoni , canta un motivo che ti mette allegro. Canta questa vita dal suo angolo di mondo . Dopo, passa con in mano un cappello , mentre io viaggio ,verso la mia terra, con tutti i miei ricordi e mi chiede qualche soldo con un tenero sorriso , stretto tra i denti.

DOMENICO DE FERRARO


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