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Pictures in the rain

Stampato da : Concerto di Sogni
URL Tema: https://www.concertodisogni.it/mpcom/link.asp?ID ARGOMENTO=2787
Stampato il: 22/12/2024

Tema:


Autore Tema: Roberto Mahlab
Oggetto: Pictures in the rain
Inserito il: 27/12/2002 23:03:29
Messaggio:

"Siamo sulla stessa lunghezza d'onda, io ti voglio guarire e tu vuoi guarire". Gli stava largo il camice bianco, pareva che ci danzasse dentro, mentre il suo sguardo buono, liscio e deciso chiudeva l'argomento :"ci vorra' un po', certo non per Natale, ma per la fine dell'anno cominceremo ad avvertire i primi risultati e il dolore iniziera' a calare, dopo ci pensero' io".

Era la seconda volta che non sentivo dolore quest'oggi, le prime ore del mattino come l'ultima volta dodici mesi fa, prima, e poi questa sera, potevo camminare allegramente, sentire, le sensazioni, il gusto della mia neve, il sapore delle onde, prima c'era solo quella fretta di passare il tempo che non potevo usare.
All'improvviso sentire di voler fermarsi e uscire, sotto la pioggia, la lista dei cd in tasca, mi ero ripromesso di rinnovare la mia collezione di musica classica.

Svolazzavo tra i banconi, come prima, l'attenzione concentrata solo su quanto facevo e non su quanto il corpo mi voleva far sentire.

Listz, non si puo' non avere i piano concerto di Listz, il numero uno e il numero due, ma non era il numero tre di cui ero appassionato? Forse mi sbaglio, erano solo due, ricordo che non so perche' li confondevo sempre. Un bel Listz rappresentava quel bellissimo cielo notturno, cosi' scuro per la pioggia battente, guardavo il lampione e cadeva come cascata da una fonte luminosa.

Mozart, avevo poco di Mozart, Bernstein che dirige la sinfonia Jupiter, con la filarmonica di Vienna e incisa su Deutsche Grammophon, come dire il massimo nel massimo, bene, lo prendo, riusciro' ad evitare l'ondata d'acqua che l'autobus che arriva a tutta velocita' mi scaraventera' sui pantaloni?

Un vero lago sono le vie della citta', Tchaikovsky, vedo che non solo sono io a preferirlo, il bancone con le sue opere e' quasi vuoto, il lago dei cigni gia' l'ho, tocca allo "Schiaccianoci" e poi direi la sinfonia numero sei, la "Patetica" e l'ouverture di Romeo e Giulietta, "o quale luce illumina quel balcone!", esclamo con tono forte e non piu' piegato da una distanza lontana dal mondo, ma e' solo la mia voce che chiede all'addetta dove posso trovare Dvorak, "la sinfonia del Nuovo Mondo" appare a proposito, il mondo a cui tornero' appena staro' bene di nuovo del tutto e come ciliegina la Moldava, di Smetana, l'inno della Terra del latte e del miele.

Ogni brano e' un quadro ai miei occhi, un luogo che mi torna in mente, un momento che riassaporo, Mussorgsky, "Pictures at an exhibition", la musica che scaturisce dagli occhi.

Ricambio un sorriso da una copertina, il nuovissimo "Up" della cantante country Shania Twain, non me ne manca uno solo dei suoi cd, e questo suo ultimo e' particolare, le stesse canzoni in due versioni, una country e una orientaleggiante, inusuale e bell'accostamento, capisco perche' e' prima nelle classifiche mondiali e adesso e' anche mia.

Saltello tra le foglie gialle incollate al suolo, tip tap, danzando sotto la pioggia mi viene in mente e prendo a prestito lo stile di Gene Kelly volando all'indietro con l'ombrello che si apre al contrario a causa del vento, be', se Gene non si e' preso la polmonite, non la prendero' neppure io stasera, al corso di flamenco ci torno al piu' presto, chissa' che hanno pensato di me le flamenchiste quando non mi hanno piu' visto, ero il piu' bravo tra gli uomini al corso, non ce n'erano altri, ma non occorre sempre cavillare.
Bello quel divano in vetrina, cambiero' il tessuto del mio e quella stanza e' proprio un gioiellino, devo mostrarla ad un amico che deve arredare casa.
Ah signorina che mi sorridi incrociandomi in quella via scura e senza passanti a quest'ora, che ci vuoi fare, ci sono serate cosi', in cui si sente e si trasmette, sono contento che tu non abbia timore e ricambi il sorriso, stavi canticchiando lo stesso motivo?

Il sacchetto di carta si riempie d'acqua e si rompe, i cd dei compositori si spargono sul marciapiede, scusate, vi raccolgo e vi canticchio la mia musica, peccato che il piano sia lontano, non si trova un piano quando serve sotto la pioggia, direi che in sottofondo vanno bene quelle note staccate di violoncello, le note del piano riempiono i vuoti tra gli stacchi, all'inizio d'accordo con la notte di pioggia, la minore e mi minore e poi stacco e un bel do maggiore, come il passaggio dalla pioggia al sole, e' un passaggio di accordi che ha reso celebri diverse composizioni, come due colori opposti che si completano, la luce che cova sotto al buio.

I quadri accatastati nella stanza da tempo mi osservano imballati in quei cartoni, da tempo evito il loro sguardo, "dopo", mi sono sempre detto, direi che domani sara' quel dopo, chiamero' l'amico abile con chiodi e martello che mi ha promesso di darmi una mano ad appenderli, io ci avevo provato e il muro non si e' neppure scalfito, il mio dito si' invece.

Tra "pictures at an exhibition" e "singing in the rain", le mie "pictures in the rain".

Tip tap, tiptiptiptap, tiptap tiptiptiptap, ...and dancing and singing in the raintiptap tiptiptiptiptap.... Uah.

Roberto


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