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Ma mère l'oye- raccolta di fiabe

Stampato da : Concerto di Sogni
URL Tema: https://www.concertodisogni.it/mpcom/link.asp?ID ARGOMENTO=3223
Stampato il: 22/12/2024

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Autore Tema: Elena Fiorentini
Oggetto: Ma mère l'oye- raccolta di fiabe
Inserito il: 12/02/2003 17:24:04
Messaggio:

Ma mère l’oye – Raccolta di fiabe
Milano – Palazzo Reale- 25 febbraio 2003 ore 2100 – Sala delle Otto Colonne- Concerto per pianoforte a 4 mani

Spesso i compositori hanno trovato nelle fiabe motivi per dare largo spazio alla loro fantasia.
Possiamo ricordare i “Racconti di E.T.A. Hoffman” del sec. XIX sec. di cui esiste una versione cinematografica.Ricordo che rimasi incantata nel vedere Olimpia, la protagonista di uno dei racconti,ballare e cantare in modo stupefacente. Olimpia era un’ automa, una bambola meccanica a grandezza naturale,ma era la creatura di un Mago , era la perfezione.

Decine di versioni, che si trovano anche in videocassetta, sono state realizzate per lo “Schiaccianoci”, il balletto di Ciaikoski, da E.T.Hoffmann in cui si racconta della piccola Clara che ha ricevuto in dono un piccolo Schiaccianoci di legno, ma leggermente zoppicante. Clara lo cura e il giocattolo si trasforma in un Principe che cercherà di scalare l’Albero di Natale combattendo contro il Re dei Topi e avrà mille altre avventure.

Metafora della crescita, del passaggio dal mondo infantile a quello degli adulti come più o meno tutte le fiabe di origine europea, questo balletto viene spesso eseguito con le coreografie del mitico ballerino di origine siberiana Rudolf Nurejev.

Anche il compositore Maurice Ravel si ispirò al mondo delle fiabe.

Un opera piena di fascino e mistero è “L’enfant et les sortilèges”, dove il bambino cattivo viene chiuso in camera e gli oggetti prendono vita.

Celebre per pianoforte a 4 mani,in seguito trascritta anche per orchestra é“Ma mère l’oye” dai racconti di Perrault, scritta tra il 1808 e il 1810 dedicata a due bambini, Mimi e Jean Godebski.
La radice letteraria è ben evidenziata dal fatto che i tre pezzi sono preceduti dai riferimenti dello stesso autore.

La realizzazione musicale è completamente svincolata da schemi prefissati. La fantasia musicale è debitrice del racconto narrato.Il linguaggio sonoro è all’avanguardia per la sua epoca, imitatori in seguito impallidirono di fronte a queste note ricche di sfumature, colori, linee melodiche create con la scala pentatonica, cioè con il massimo della semplicità.

Ecco i titoli dei cinque brani con il riferimento letterario pubblicato dallo stesso autore, da me dato tradotto.

1)Pavane de la Belle au bois dormant- Pavana della bella addormentata

2)Petit Poucet - Credeva di trovare facilmente la strada per mezzo del suo pane che aveva seminato dappertutto dove era passato; ma fu sorpreso per non avere trovato nemmeno una briciola: gli uccelli avevano mangiato tutto ( Ch. Perrault)

3)Laideronette, Impératrice des Pagodes-Si svestì e si mise nel bagno. Tosto Pagode e Pagodine si misero a suonare alcuni strumenti: alcuni avevano Tiorbe costruite con gusci di noci; altri avevano viole costruite con gusci di mandorle; perché bisognava proporzionare gli strumenti alla loro taglia( Mmed’Aulnoy: Serpentin Vert)

4)Les entretient de la Belle e de la Bète. “Quando penso al vostro buon cuore, non mi sembrate così brutto” –“O ,Signora, sì, ho il cuore buono, ma sono un mostro”.-“Ci sono uomini che sono più mostri di Voi”-“Se avessi spirito,farei un gran complimento per ringraziarvi, ma non sono che una bestia”………………. “Bella, volete essere mia moglie?”-“No, Bestia” …..”Muoio contento per il piacere di rivederVi ancora una volta”..No, Bestia, non morrete: vivrete per divenire mio sposo”…La Bestia scomparve e ai suoi piedi non vide che un Principe più bello dell’Amore che la ringraziava per avere [contribuito a fare] terminare il suo incantesimo. ( Mme Leprince de Beaumont)

5)Le jardin féerique Il giardino delle fate

Elena


Edited by - Elena Fiorentini on 22/01/2004 12:57:53

Replies:


Topic author: Monica
Replied on: 13/02/2003 16:02:10
Messaggio:

Cara Elena,
e che dire della bellissima favola sinfonica per voce recitante e orchestra "Pierino e il lupo" di Prokofiev?
La favola in musica fu composta nel 1936 e presentata a Mosca il 2 maggio dello stesso anno.
Lo scopo è quello di divertire e istruire insieme e ogni personaggio del racconto viene identificato da uno strumento musicale: l'uccellino con il flauto, l'anatra con l'oboe, il gatto con il clarinetto e il nonno con il fagotto.
La storia è molto semplice e vede Pierino avventurarsi nel bosco, dove incontra l'uccellino, l'anatra e il gatto. Il nonno lo richiama a casa perchè teme che possa incontrare un animale feroce. Da casa, Pierino vede il lupo mangiarsi l'anatra e tentare di fare lo stesso con l'uccellino e il gatto che si sono rifugiati su un albero. Dunque, Pierino sale anche lui sull'albero e riesce a catturare il lupo; sopraggiungono dei cacciatori e Pierino li esorta a non sparare, perchè vuole portare il lupo in un giardino zoologico. Si forma così un singolare gruppetto, di cui fa parte anche l'anatra, perchè il lupo, nella sua voracità, l'aveva ingoiata viva.
Voce recitante di questa favola sono stati, in passato, Dario Fo, Roberto Benigni, Paolo Villaggio e, recentemente a Milano, Enzo Iacchetti; è davvero una favola molto bella che comunica importanti valori: la fiducia in se stessi e la creatività che portano alla scoperta di soluzioni originali, la collaborazione tra diversi per un obiettivo comune e la negoziazione come strumento di risoluzione di visioni diverse.

SALUTI E BACI DA MONICA



Topic author: Elena Fiorentini
Replied on: 13/02/2003 21:04:12
Messaggio:

La più bella voce in "Pierino e il lupo"?
Quella di Tino Carraro.
Ricordo anche una versione di Pierino e il lupo Corto metraggio di Walt Disney in coda a "La carica dei 101"
Una versione piena di fascino.
Elena


Topic author: Paolo_Talanca
Replied on: 13/02/2003 21:38:41
Messaggio:

Il film che hai citato Elena possiede il mio cognome... come la mettiamo con la privacy???

So che si può vivere
non esistendo,
emersi da una quinta,
da un fondale,
da un fuori che non c'è se mai nessuno
l'ha veduto.


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