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Mamma "Micia" e figlia

Stampato da : Concerto di Sogni
URL Tema: https://www.concertodisogni.it/mpcom/link.asp?ID ARGOMENTO=4259
Stampato il: 22/12/2024

Tema:


Autore Tema: Grazia
Oggetto: Mamma "Micia" e figlia
Inserito il: 29/05/2003 20:41:42
Messaggio:

Questa è la storia sorprendente di mamma "Micia" e figlia.

In un paesino di campagna , viveva una bellissima micia di razza "Certosino", apparteneva ad una famiglia amante dei gatti, infatti ne avevano cinque o sei, ma lei era la "cocca" di casa, scorazzava di quà e di là, andava anche dai vicini di casa, a farsi coccolare e a cercare cibo.
Naturalmente veniva anche a casa mia; era proprio bella, affettuosa e brava, la sera veniva in braccio e si addormentava facendo le fusa, quando si svegliava, tornava a casa sua.
Questo succedeva tutti i giorni, ormai era di casa, appena tardava, uscivamo a cercarla.
Nella stagione degli amori, spariva per qualche giorno e poi tornava con il pancione.
Generalmente, partoriva a casa sua ed io mi informavo dalla signora, sua padrona, dei gattini. Qualcuno lo tenevano, altri li davano ad altre famiglie.
Un bel giorno, la micia, di nuovo gravida, si aggirava irrequieta nel nostro cortile.
Sembrava cercasse un posto sicuro, lontano da sguardi indiscreti.
Infatti,lì vicino, c'era una stanzetta disabitata, era un sottoscala mai usato, con qualche scatolone vuoto e tante ragnatele, il posto ideale per partorire, per godersi tutti i gattini, senza che nessuno glieli prendesse.
In quella piccola stanza, vennero al mondo quattro bei gattini, nessuno se ne accorse, fino a quando non li vedemmo uscire, dietro alla mamma. Correvano e giocavano, erano bellissimi: uno era grigio scuro, un altro pezzato bianco e grigio, una micina nera e un'altra rossa con macchie nere.
Avevo messo un cestone nell'ingresso, vicino alla porta, era d'estate e la porta era sempre aperta. Appena la micia se ne accorse, chiamò i gattini e si misero tutti dentro il cestone, lei si coricava sul fianco e li allattava, era uno spettacolo!
Dopo qualche mese,ognuno se ne andò per conto suo, ogni tanto tornavano, ma i più attaccati alla mamma erano il grigio e la micia rossa, che chiamai "Ginulin" e "Rossina".
Dopo un pò di tempo "Rossina" rimase gravida, forse era ancora troppo giovane, era sempre molto unita alla mamma micia, erano sempre insieme.
Il giorno del parto "Rossina" miagolava irrequieta, la mamma le si avvicinò e cercava di consolarla, la leccava e le miagolava dolcemente. Pian piano la accompagnò nella stanzetta del sottoscala e lì "Rossina" partorì tre gattini, aiutata da mamma "Micia".
Questo episodio mi è rimasto impresso nella mente, non pensavo ci fosse questa solidarietà tra animali, non avevo mai visto un amore così forte.
Mamma "Micia" assistè la figlia ancora per diversi giorni, le insegnò ad allattare i piccoli, "Rossina" diventò una mamma affettuosa e attenta.
In quel periodo i gatti erano numerosi e tutti imparentati.
Un bel giorno arrivò un gatto tigrato, subito non fu accettato, perchè non era della famiglia, ma pian piano si intrufolò nella comunità e dopo diversi anni è rimasto il solo e unico mio gattone che ho chiamato "Gigio".
Purtoppo gli altri non ci sono più, la vita è dura per i gatti in campagna, ma non saranno mai dimenticati.

Grazy


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