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I confetti (di Olivia)

Stampato da : Concerto di Sogni
URL Tema: https://www.concertodisogni.it/mpcom/link.asp?ID ARGOMENTO=4377
Stampato il: 22/12/2024

Tema:


Autore Tema: Beppe Andrianò
Oggetto: I confetti (di Olivia)
Inserito il: 08/06/2003 12:15:13
Messaggio:

Riporto uno stralcio da un pezzo che Olivia ha fatto nell'area viaggi.. si ricollega all'argomento matrimonio.. si parla di confetti.
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L’origine dei confetti così come li conosciamo (costituiti da un nucleo di mandorla o cioccolato ricoperto da una cristallizzazione di zucchero) è ancora oggetto di ricerche: di sicuro si sa che sono stati considerati sempre di buon augurio. Gli “antenati” dei confetti sono le noci, i pinoli o le nocciole rivestiti di miele, che i romani lanciavano in occasione di nascite o matrimoni. Nello Stato Pontificio si usava darli in omaggio come portafortuna agli attori teatrali (furono particolarmente apprezzati anche dalla Duse) e Napoleone Bonaparte entrò a Verdun nel 1806 passando sotto tre archi di trionfo costruiti con confetti bianchi. La produzione dei confetti di Sulmona è raffinata e di antica tradizione: i famosi cannellini di Sulmona erano particolarmente apprezzati da Giacomo Leopardi.
Per tradizione ad ogni colore dei confetti corrisponde una determinata cerimonia, un lieto evento o una ricorrenza: il confetto accompagna le varie fasi della vita dell’uomo. I confetti sono bianchi per la Prima Comunione, per la Cresima e per il matrimonio, perché simboleggiano la purezza; sono azzurri o rosa per il Battesimo, verdi per il fidanzamento, mentre nelle feste di laurea si utilizzano generalmente confetti rossi. Per l’anniversario delle nozze d’argento o d’oro, insieme ai confetti bianchi vi sarà un confetto avvolto da carta d’argento o d’oro.
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Articolo integrale su
https://www.concertodisogni.com/link.asp?topic_id=4365

Beppe Andrianò

Replies:


Topic author: Grazia
Replied on: 10/06/2003 19:19:25
Messaggio:

Vorrei continuare l'argomento confetti con altre curiosità:

I confetti, per tradizione, vengono donati o confezionati nelle bomboniere, sempre in numero dispari, perchè cinque rappresentano le qualità che non dovrebbero mai mancare nella vita:

salute, ricchezza, lunga vita, fertilità e felicità.

Riguardo alla "Bomboniera", il nome nasce dal francese "Bon Bon" (dolcetto), di moda nel '700, quando i nobili mettevano dolci e caramelle nei cofanetti.
Nasce in Italia alla fine del XV secolo.

In occasione delle nozze, erano solo i nobili a scambiarsi i cofanetti tempestati d'oro e pietre preziose, contenenti dolci a base di zucchero, molto costoso, all'epoca, perchè importato dalle Indie, appena scoperte.

I meno abbienti usavano sacchetti di carta o di stoffa, contenenti dei dolci.

Nel 1896, con le nozze tra Vittorio Emanuele e Elena di Montenegro, la "Bomboniera" diventa oggetto di dono degli sposi agli invitati, come è tradizone oggi e in buona parte del Mondo.

Anche gettare il riso sugli sposi è un'usanza augurale molto antica ed è collegato ai confetti, infatti come ha scritto Olivia, i Romani gettavano noci, mandorle e frumento sugli sposi, come auspicio di fertilità per la sposa, in seguito, a causa dell'influenza orientale, si usò il riso bianco.

In alcune regioni Europee si lanciano confetti a forma di cuore o di fiore.

Nel Sud America si lanciano stelle filanti e negli Stati Uniti si preferiscono i coriandoli.

Grazy


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