Il ponce
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da : Concerto di Sogni
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Stampato il:
22/12/2024
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Autore Tema: rosa blu
Oggetto:
Il ponce Il ponce, non l'inglese "punch", è senza ombra di dubbio, unitariamente al cacciucco, l'elemento centrale di uno stemma ideale della città di Livorno. Per andare alla vera storia del ponce, è indispensabile compiere un viaggio a ritroso nel tempo, usando le ali nostalgiche dei ricordi. La storia del ponce inizia un mattino di sole e d'azzurro del 1614, quando alla banchina della Darsena Vecchia accosta un legno dei Cavalieri di Santo Stefano che trainava a rimorchio una feluca saracena. Nelle sue stive un carico profumato e misterioso, un odore marcato che sapeva di esotismo.Fu un moro prigioniero a spiegare cos'era quella mistura di chicchi scuri che non era grano saraceno, ma caffè, un intero carico prezioso che avrebbe fatto irruzione nella vita dei popoli europei. Il caffè, infatti approdava sulle coste del continente ed era Livorno la prima città a poter gustare l'antenata della "tazzina", iniziando un rapporto ancora oggi forte e saldo col la paradisiaca bevanda.Il porto di Livorno voluto dai Medici come porto ed emporio del Granducato di Toscana, conobbe in quel tempo e fino all'Ottocento, quando Vittorio Emanuele cancellò la qualifica di porto franco allo scalo,un grande sviluppo e il continuo passaggio di uomini provenienti da tutte le parti del mondo.Gli inglesi avevano introdotto il rum (rumme per i livornesi)e sicuramente in una delle tante taverne esistenti allora, magari in una giornata carica di libeccio che impediva ogni approdo o partenza,qualche oste, preparando la bevanda forte e corroborante preferita su tutte le altre dai marinai di sua maestà, vale a dire un boccale di rum scaldato con un ferro rovente, pensò bene di aggiungervi un pò di caffè e dello zucchero, inventando involontariamente la bevanda regina della nostra città, il famoso ponce.Il ponce,era la bevanda preferita di quei tempi.Lo si preparava con mille misture fatte in casa.Il rumme costava un occhio della testa, le poche distillerie esistenti lo preparavano con alcool puro, mescolato a zucchero, pepe e peperoncino, qualcuno anche con certe erbe aromatiche e con le misture ottenute preparavano la bevanda preferita dai livornesi, sia in inverno che in estate.Intanto si affermavano varie distillerie, in gara tra loro nel preparare il rumme e il cognacche, i sassolini più degni di dar vita al ponce.Poi nel 1929 avvenne la fusione di due famiglie di gestori di Caffè, i Giuliani, quelli del veneziano Testina e i Vittori.Essi cominciarono finalmente a coniugare il caffè, finalmente espresso, con l'alchimia di alcuni liquori.Nacque la Ditta Amneris Giuliani e Arturo Vittori che con il suo Rhum Fantasia, divenne la preferita dai ponciaioli livornesi.Nacque il binomio ponce-Vittori, ancora oggi inossidabile.La mistura viene preparata con alcool,un terzo di rhum e un'annacquatura caramellata ad hoc.Il rhum deve essere dosato nei bicchieri tipici del ponce(gottini),scaldato a bollore insieme allo zucchero e amalgamato con il caffè espresso e con l'aggiunta irrinunciabile e obbligatoria della fettina di limone che ha dato il via al "ponce a vela".Sulla bevanda tipica labronica così scrisse Giosuè Carducci.<Assai di bianco, o Nando, assai di Nero ponce bevemmo e con saper profondo, non lasciammo giammai tazza o bicchiere senza vedere il fondo>. Mi dimenticavo.... Un saluto a tutti.
Inserito il:
16/07/2003 22:59:15
Messaggio:
Se volete gustare un ottimo "ponce", venite a Livorno in Via del Vigna da Civili.
La prossima volta Vi parlerò del "cacciucco".
Rosa blu
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