Autore Tema: zanin roberto
Oggetto: VACANZE SANNITE
Inserito il: 27/07/2003 18:33:23
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ABRUZZO

Le vacanze estive erano arrivate puntuali, agoniate da mesi e così dolorose da gestire, con tutte le opzioni da valutare, le spese da razionalizzare, i gusti da soddisfare, le mode, le novità ma erano pur sempre un periodo di serenità e riposo.
-" Quest'anno si va in Abruzzo!...è in Abruzzo no...la provincia di
Teramo?...ma si, il Molise è sotto Campobasso poi viene la Puglia"-
Come saranno gli abruzzesi, ci domandavamo noi che avevamo sempre scelto di non scendere troppo a sud, beh...le montagne sono le più importanti dell'Appennino e il carattere sarà duro, saranno dei friulani con evidenti tratti pugliesi !
Quando siamo arrivati a Silvi Marina, dopo sei ore di macchina, ci siamo trovati in un bel complesso di non so quante palazzine tutte uguali ma perfettamente "inglesi" pulite, dagli ordinati parcheggi numerati, con le aiuole fiorite e una graziosa alternanza di varietà botaniche molto ben assortite.
Siamo scesi, ci siamo sistemati, poi ci siamo riposati e quando mi sono messo sotto la doccia ho trovato il primo "problema", la tenda di contenimento era lacera, sporca e ammuffita e saldata alla buona con un'altra di qualità peggiore, risultato, acqua da tutte le parti.
Rosanna mi ha detto che era un bel guaio, dover asciugare tutto dopo ogni doccia, ma ci siamo aggiornati alla sera, dopo cena, ripromettendoci di protestare con l'Agenzia.
Mia moglie quando si scatena è meglio assecondarla e così decisi abbiamo fatto le prime dimostranze.
La signora dell'agenzia un pò imbarazzata ci promette di mandare il mattino successivo un riparatore.
Tornati all'ameno appartamento ci accorgiamo che il rullo della persiana in soggiorno non si abbassa, è bloccato e la luce al mattino può inodandare i lunghi e oziosi sonni di Federico che nel divano si trova a un metro dalla sveglia naturale.
Rosanna registra il fatto e lo inserisce come seconda protesta,non senza aver ricordato di aggiungere che pure il sedile della tazza w.c. è disancorato e non consente la necessaria stabilità nell'esercizio dell'umano metabolizzare, è tre !
Ormai la sua è una crociata, mai s'era così decisamente impegnata in una protesta. Al mattino del secondo giorno ci arriva un simpatico pensionato, magriccio e alquanto assonnato,con una borsa di plastica logora e forata, piena di attrezzi, per le riparazioni.
Erano le 11,30 del mattino, poco prima mia moglie aveva energicamente sollecitato quell'intervento promesso per le 9,00 e disatteso a lungo.
Il volonteroso pensionato chiede di salire sul tavolo della cucina ma mia moglie fulminandolo con una occhiataccia da "cerbero" glielo impedisce, costringendolo a trovarsi una scala.
Nel giro di mezz'ora, persiana e sedile sono aggiustati con riserva, perchè ci "vuole delicatezza" ci dice il vecchietto con quell'accento abruzzese che viene da lontano, impregnato di fierezza sannita.
Per la tenda del box doccia ci vuole un'altro sollecito, finchè verso mezzogiorno e mezzo la signora dell'agenzia in persona arriva con una nuova grande tenda e mi chiede se posso installarla da solo.
Sembra che tutto ormai si sia messo nei binari della normalità.
Al pomeriggio usciamo con tutto l'armamentario, pinne, tavola surf, ombrellone, stuoini e lasciamo all'interno le chiavi dell'appartamento.
Non servì a nulla il concitato processo di Norimberga tenuto sul pianerottolo, la condanna fu di farsi a piedi fino all'agenzia con tutti i bagagli al seguito. Quando mia moglie entrò e disse: "sono la signora del 9!", la titolare sbiancò, si passò una mano sulla fronte, si schiarì la voce nel tentativo di tornare alla normalità ma poi quando seppe della dimenticanza ci diede le chiavi di riserva e tutto finì lì con un sospiro di sollievo.
I primi bagni sull'acqua salmastra d'un Adriatico dalle caratteristiche sempre uguali, fu ristoratore, Rosanna approfittò d'una temperatura a dir poco invitante e ci raggiunse quasi subito, cosa fuori dalla norma, le mie pinne azzurre s'impregnarono di salso e sabbia e il sole ci cullò fino al pomeriggio inoltrato.
Tornammo in appartamento per una doccia purificatrice ed il primo fu Federico che notoriamente ha tempi lunghi. Le mie parole crociate languivano sul 28 verticale, alla definizione "secca,bruciata dal sole", ma non disperavo e mia moglie scatenava la sua fantasia componendo una cena con le poche provviste a disposizione.
Di colpo, dal bagno mio figlio si lamentava che l'acqua è gelida, conoscendolo credevamo che i soliti 40° gradi fossero scesi a 35° ma dopo i dovuti controlli convenimmo che qualch'cosa non andava.
Accendemmo il gas della cucina, per verificare la presenza del combustibile, la fiammella arse qualche secondo illudendoci poi si spense in un ultimo spasmo, Rosanna mi guardò inquisitoria, niente doccia, niente cena, fulminea compose al telefonino il noto numero dell'agenzia, erano le 21,08 di una domenica di Luglio. Non trovammo ovviamente nessuno.
La cena fredda fu sufficente ma non la doccia che ci tolse il respiro.
Al mattino alle 8,30 quando mi svegliai, Rosanna non c'era, era già partita alla volta dell'agenzia.
Entrò sicura e determinata, lanciò un'occhiata rapace, la signora quando senti la frase: "sono la signora del 9!!" arrossì, tossì, si passò il fazzoletto sulla bocca e rassegnata si avvicinò con timore ad ascoltare. - " Siamo rimasti senza gas....!"
-" Ahhh....per il gas...! chissà cosa credevo...!" disse la titolare rinfrancata.
Dopo un'ora, arrivò un ragazzo con una nuova bombola, vide il riduttore di pressione vecchio e obsoleto e decise di cambiarlo, Rosanna controllò il tubo di gomma e ahimè era scaduto nel 2001, subito attivò il tecnico che cambiò pure il tuno in gomma.
Il ragazzo mentre riparava ci chiese di dove eravamo, quando gli dissi friulani, mi guardò curioso e a mia volta chiesi se era mai stato in Friuli.
- " No!" mi rispose.
- " Lei non ha fatto il militare!" sentenziai.
- " No! Infatti, ma come ha....!" l'interruppi subito.
- " No, no, niente e che in Friuli quasi tutti ci sono passati da militare !"
Il gas flui nella caldaietta e l'acqua si scaldò.
Rosanna mi guardò, rise, scrollò la testa e forse concluse che in vacanza tutto questo ci poteva stare. Ci abbracciammo perchè adesso potevamo dedicarci a conoscere...l'Abruzzo !

di Zanin Roberto