Autore Tema: emofione
Oggetto: un mondo senza tempo
Inserito il: 29/07/2003 12:17:47
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Come sarebbe bello un mondo senza tempo, senza numeri, senza l'alternarsi delle ore, dei giorni, delle stagioni, dove tutto fosse in tempo reale, come la pay per view, e si potesse scegliere, di volta in volta, lo scenario che più ci appartiene.
Oggi, per esempio, sarebbe il mio XX compleanno, proprio il XX in cui, ahimè, nacque gente di predappiana memoria (infatti dovevo chiamarmi Lorenzo ma mia mamma, XXina doc, decise di cambiare, vista la "funesta" coincidenza, e di appellarmi Emiliano, come un certo rivoluzionario messicano...).
Qualche XX fa riflettevo sul fatto che, di tutti coloro che mi avessero chiamato all'XX per farmi gli auguri, avrei voluto sentire soprattutto la mia nipotina Emma, che ha solo XX mesi, e che è forse l’unica donna (se si escludono mia matre, mia sister e la mia cagna), che quando mi sorride lo fa per istinto, senza assolutamente pensare che questo possa far nascere una contromossa da parte mia o che mi induca a riflettere su qualcosa…and so on.
XX volte ho pensato che non valesse la pena di vivere seguendo ritmi e schemi mentali che altri hanno deciso per noi! La mia nipotina, nel mondo senza tempo, avrebbe saputo parlare, perché avrebbe imparato a farlo dopo XX mesi, stabiliti da lei e lei solamente.
Oltretutto, v’è da dire, la mia vita cambierebbe di brutto in un paradiso del genere:
mi sveglierei, per cominciare, alle XX , lavorerei XX ore, mi prenderei una pausa di XX minuti, farei l’amore per XX secondi(ahahaha), non sarei, come mi capita di continuo, da che sono in vita, in costante perenne perpetuo ritardo! E deciderei io, sempre io, solo io, il ritmo della mia vita!
E vivrei senza schemi (ma non senza qualche duttile regola, mica sono anarchico), e frequenterei XX persone, (pur sapendo che solo XX è quella giusta), e berrei XX birre con XX amici in XX locali diversi!
E nascerei, vivrei e morirei nello stesso istante volendo, perché, come detto, il mondo sarebbe costituito da una XX di scenari differenti da mescolare ed unire, pezzo per pezzo, alla stregua di un puzzle.
La prossima estate avrò XX anni, e sarà giunta la fatidica data del “ora sono un uomo, che vogliamo fà???”.
Ma gli scritti vivono in eterno ed i pensieri, i sogni, lo stesso, dunque forse esiste davvero il pianeta dei balocchi, una sorta di “Concerto per sempre”…
Grazie a tutti i concertisti allora, perché contribuiscono a rendere il mio microcosmo un po’ più ricco di parole e un po’ meno pieno di tediosissime insignificanti cifre.
“Finché avremo voglia di partorire cose nuove, di creare, di fantasticare, nessuno di noi sarà mai una semplice statistica”.
E tanto meno un numero (quello che il predappiano di cui all’incipit aveva deciso “simpaticamente” di attribuire ad altri esseri umani).

Allora “auguri Emiliano, XX di questi giorni!!!”