Conan Doyle e le fate di Cottingley
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22/12/2024
Tema:
Autore Tema: Elena Fiorentini
Oggetto:
Conan Doyle e le fate di Cottingley
Inserito il:
10/10/2003 23:47:10
Messaggio:
La bambina a Cottingley, in Gran Bretagna
Il creatore dell’infallibile Sherlok Holmes e del bel romanzo "Mondo perduto", Conan Doyle, prese visione di alcune splendide fotografie di fate e folletti insieme a due ragazzine.
Per anni si cercò di capire dove era il trucco, come si erano potute verificare quelle splendide immagini.
Conan Doyle ci credette, intervistò le bambine, fece dei viaggi a Cottingley, per parlare con loro. Le pellicole vennero esaminate in modo approfondito e non sembravano contraffatte. Recentemente questa storia venne anche raccontata in un film.
Di questa storia si parlò a lungo: le fate esistono? Giunti a questo punto sembrerebbe di sì
Una delle due bambine, solo molti anni dopo la morte di Conan Doyle avvenuta nel 1930 , confessò di avere fotografato delle sagome di cartone ritagliate dai libri di fiabe che possedeva, ma preccisò, questo avvenne solo per quattro foto. Nessun commento sulle altre.
Confessò di non avere voluto mettere in difficoltà una persona così importante che le aveva creduto.
Non ho approfondito tutta la storia, ma mi sembra di capire che le due ragazze vennero fotografate forse dalla madre di una di loro aderente ad una società mistica,quindi da parte di alcuni ci fu la consapevolezza della garbata presa in giro durata quasi un secolo.
E.F.
Elena
Edited by - elenafior on Nov 06 2003 19:29:52
Replies:
Topic author: Chimera
Replied on: 11/10/2003 17:42:43
Messaggio:
Ciao Elenafior,mi potresti dire dove hai preso le foto e qual'è il titolo del film?
grazie!
Edited by - chimera on Oct 11 2003 17:44:22
Topic author: Elena Fiorentini
Replied on: 12/10/2003 00:57:22
Messaggio:
Ho personalmente sfogliato le pagine dell'edizione italiana dei racconti di fate in casa di amici.
Quanto alle foto sono visibili se li cerchi nei motori di ricerca ( google ad es. sotto la dicitura : Fate di Conan Doyle).
Nel documentario di Sturridge l'attore Peter O’Toole interpretava la parte di sir Arthur Conan Doyle (1859-1930), il creatore di Sherlock Holmes, come nel romanzo di Szilagyi.
Conan Doyle nacque nel 1856, morì nel 1930.
Diffuse negli ambienti teosofici ed esoterici di tutto il mondo la notizia delle apparizioni delle fate a Cottingley, prima con due articoli sullo Strand Magazine, del dicembre 1920 e marzo 1921 e quindi con un libro, The Coming of the Fairies ("La venuta delle fate"), pubblicato a Londra nel 1922 e quindi in una seconda edizione ampiamente rivista nel 1928. Varie foto e un libro in italiano sono già diffuse da parecchi anni in Italia.
dal film:..............
...una bambina di nove anni, Frances Griffiths (1907-1986) si era trasferita nella località dello Yorkshire dal Sudafrica, andando a vivere insieme con la madre in casa di una zia materna che aveva una figlia di sedici anni, Elsie Wright (1901-1988). Un giorno Frances ed Elsie tornano a casa bagnate.
Rimproverate, spiegano che presso un ruscello si sono sporte per vedere le fate. Trattate da bugiarde, chiedono in prestito la macchina fotografica del padre di Elsie, e tornano a casa con una fotografia dove Frances è circondata da quattro fate danzanti. A questa prima foto, del luglio 1917, ne segue in settembre un’altra che mostra Elsie con uno gnomo. Numerose foto con gli gnomi compaiono nel sopraccitato film.
La famiglia non diede troppa pubblicità alle apparizioni, ma la madre di Elsie,appartenente alla Società Teosofica, nel 1919 trasmise le fotografie a Edward L. Gardner, un’autorità fra i teosofi in materia di spiriti.
Gardner ne parlò dunque all’amico Conan Doyle che parve subito interessato a tutta la faccenda.
Il romanziere pregò Gardner di indagare nello Yorkshire e, quando sembrò che le ragazzine fossero degne di fede, si lanciò a capofitto nella propaganda internazionale dell’episodio. "...confida che con il primo articolo sullo Strand Magazine pensa di avere innescato una "bomba ad orologeria. Posso immaginare il grido di ‘Falso!’ che farà sorgere."
Ma le fotografie resistettero alle indagini.
Conan Doyle si considerava un esperto di fotografia, e aveva esaminato le prime due fotografie e le altre tre scattate dalle ragazze di Cottingley nel 1920 senza trovare nessun sintomo di trucco, di doppia esposizione, sovrapposizione di più pellicole....
In anni più recenti, altri esperti le riesaminarono,concludendo che le ragazzine collocarono nei prati e lungo il ruscello di Cottingley delle banali silhouette, fatine di cartone, poi fotografate.
La prima e più celebre fotografia sembra ispirata a un disegno di un libro per bambini del 1914, il Pincess Mary’s Gift Book, a cui aveva contribuito lo stesso Conan Doyle. Nel bel mezzo di una serie di articoli sul "sorprendente caso delle fate di Cottingley" pubblicati tra il 1982 e il 1983 dal The British Journal of Photography, il caso divenne veramente "sorprendente".
La più vecchia delle due ragazzine, Elsie, divenuta una anziana signora, confessò in uno scritto che si trattava proprio di fate di cartone, di uno "scherzo, che è stato ora smascherato", iniziato per gioco e sostenuto per anni per non creare problemi alla madre teosofa di Elsie e al povero Conan Doyle.
Frances,morta nel 1986, diede una versione è diversa: sì, le fate sono di cartone nelle prime quattro fotografie, ma non nella quinta che "è una vera fotografia di vere fate". Per Frances le fate esistono, ma nessuno avrebbe creduto alla loro esistenza se non avessero corredate di prove false una storia vera. Sembra d'acchito avere un senso, ma pensiamo alla giovanissima età delle ragazze, che avrebbero preso in giro il mondo scientifico...oltre al distinto e famoso medico e scrittore...
"Il fatto che le fotografie di Cottingley siano false, scrive ancora Introvegni, che ha studiato questa storia, non dimostra che le fate non esistono. Chi ci crede può continuare a crederci.
Il romanzo di Szilagyi rilegge l’episodio in chiave scettica, ma il documentario di Sturridge concede alle fate il beneficio del dubbio....."
"Più interessante," parla ancora Introvegni" sarebbe chiedersi perché un razionalista "puro e duro" come Conan Doyle, allievo entusiasta a Edimburgo del più anticristiano dei positivisti inglesi, Joseph Bell (1837-1911), uno dei modelli per il personaggio di Sherlock Holmes, si sia lasciato ingannare dalle false fotografie delle fate."
E' una curiosa piccola storia ,che presenta alcuni misteri, ma appassionò per decenni molte persone, creando il partito di quelli credono alla veridicità delle foto e a quelli che non ci credono.
Le persone che mi hanno mostrato il libretto in versione italiana ci credono ciecamente.
.....avevo forse nove anni quando vidi per la prima volta le foto sul libro dell'editrice Garzanti, nella sezione dedicata al cinema ealla fotografia e ne fui affascinata....
Queste notizie comparvero nel corso dei decenni variamente su libri e giornali italiani e in un articolo di M. Introvigne.
Se osservate la bellezza delle due ragazze,la leggerezza delle piccole fate,potete capire perchè la loro apparizione fece tanto scalpore.
In sintesi: le due ragazze si fecero beffe di chi desiderava crederci.
E.F.
Elena Fiorentini
Edited by - elenafior on Nov 06 2003 19:26:59
Topic author: Elena Fiorentini
Replied on: 12/10/2003 15:08:38
Messaggio:
Nel film venivano mostrati degli strani bozzoli appesi agli alberi nella gola dl ruscello come fossero bozzoli di bachi da seta , ma pendenti. Secondo questi fantasiosi racconti , le fate nascerebbero in questo modo.
Ecco un'altra delle foto studiate e ristudiateper decenni.
Edited by - elenafior on Oct 12 2003 15:18:34
Edited by - elenafior on Nov 06 2003 19:29:01
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