Autore Tema: elisabetta
Oggetto: sul pavimento...
Inserito il: 25/10/2003 19:41:03
Messaggio:

lei era seduta in terra... in mezzo alla stanza in modo da poter osservare ogni cosa attorno a sè... tutto era fuori posto... nulla aveva più un ordine in quella stanza. osservava le scatole vuote che avrebbero dovuto contenere le scarpe... ma le scarpe erano buttate ovunque come se qualcuno o qualcosa avesse deciso di irrompere nella sua vita... e buttare tutto all’aria... ma quel qualcuno era lei stessa... ed i libri... i fogli... gli appunti e gli schemi che usava a scuola erano ovunque su quel freddo pavimento marroncino... ed ogni cosa la guardava... i fiori di plastica nei vasi sulle librerie... l’edera finta che cascava tra i libri per nascondere altri libri... meno belli... ma più preziosi...
lei era lì seduta ed il suo sguardo era triste... il suo respiro affannoso... aveva la febbre alta e non riusciva ad essere così lucida come avrebbe voluto essere...
il silenzio dei suoi pensieri venne interrotto dai versi affamati delle cocorite nella gabbia che la distolsero per un attimo... ma lei li gurdò solo per un attimo e poi risprofondò di nuovo nella sua ansia...
avrebbe voluto cambiare... volersi bene... ma ogni volta che si guardava nello specchio del bagno rosa la figura femminile che vedeva la faceva soffrire... quella figura così ingrassata... quel volto così triste ed arrabbiato con la vita...
cambiò prospettiva... si girò verso la finestra... con le tende pesanti debitamente chiuse per impedire al sole ed alla vita di entrare... il suo collegamento con il suo mondo era lì sulla sua scrivania... aveva imparato a scrivere quotidianamente qualcosa di sè con quella macchina... su quel video le sue parole prendevano vita... saltellavano... cambiavano colore... si spostavano da una parte all’altra della pagina fino a trovare il loro posto... quello che lei ancora non aveva trovato... e che forse non avrebbe pià cercato...
la sua sedia... su cui passava ore interminabili a scrivere poesie... dove negli ultimi giorni si erano accumulati i suoi abiti... il suo letto... solitario... con quel piumone blu comprato in un supermercato l’anno prima... quel comodino dai tanti cassetti pieni di sogni irrealizzati...
le pareti attorno a lei la osservavano... Van Gogh e Monet la osservavano... sembravano quasi dirle ‘guarda che nella vita c’è ancora bellezza’ ma lei scuoteva la testa e rispondeva fra sè e sè che no! la bellezza e la dolcezza appartenevano ad un’altra donna... non più a lei...
non aveva più voglia di rialzare lo sguardo dal pavimento marroncino... quel giorno forse sarebbe rimasta lì in terra... lì seduta a riflettere sulla vita... sugli affetti mancati... sulla morte di suo padre avvenuta decenni prima e mai superata... su storie finite dolorosamente... sulla solitudine compagna ora delle sue giornate...

elisabetta