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Una vecchia conta , sempre nuova: Bum!

Stampato da : Concerto di Sogni
URL Tema: https://www.concertodisogni.it/mpcom/link.asp?ID ARGOMENTO=6587
Stampato il: 22/12/2024

Tema:


Autore Tema: Elena Fiorentini
Oggetto: Una vecchia conta , sempre nuova: Bum!
Inserito il: 01/01/2004 19:06:11
Messaggio:


Le conte si possono inventare al momento giusto oppure si possono utilizzare quelle già conosciute con gli aggiustamenti del caso.
Questa, forse per motivi di rima , mi è arrivata con le lettere dell'alfabeto per vedere a chi tocca stare sotto.
I ragazzini che però hanno senso pratico e una grande adattabilità, si divertono a terminare con la rima per poi a cominciare a contare con i numeri.
Elena

Conta

Bum!

Cade una stella in mezzo al mare
Mamma mia mi sento male
Mi sento male d'agonia
Prendo la barca e fuggo via
Fuggo via in alto mare
Dove ci sono i marinai
Che lavoran notte e dì
a - b - c - d-

uno, due , tre , quattro , cinque....

e qui i bambini si mettono a contare per vedere a chi tocca iniziare il gioco.

Edited by - Elena Fiorentini on 29/07/2004 13:38:56

Replies:


Topic author: leda cossu
Replied on: 02/01/2004 07:43:23
Messaggio:

La Conta, un gioco anche in casa, prima di un nascondino, dell'inizio di un gioco qualsiasi, anche da tavolo (le carte...) dove si tratta di capire chi inizia, ma in modo bello, appunto con una conta.

Penso che questa ed altre conte possano essere l'inizio di una cartellina a portata di mano... pardon di gioco con mio nipote e i suoi amichetti, nel loro quotidiano andirivieni (dovrei forse definirlo presidio fisso).

Filastrocche (conte, ninna nanne, piccoli racconti) sono modi di imparare le cose facilmente.
Chi non ricorda: Gennaio mette ai monti la parrucca, febbraio grandi e piccoli imbacucca, marzo libera il sol da prigionia, april di bei color riempie la via....
Oppure 30 giorni a novembre, con april, giugno e settembre, di 28 ce n'è uno, tutti gli altri ne han 31.
Modi semplici (a volte me li ripeto anche oggi) per conoscere e ricordare cose utili, ma non solo...

La filastrocca è un ritmo e assomiglia alla crescita del bambino: i cui ritmi di sviluppo sono simili ad una pianta: nascita, crescita, fioritura, morte/semente. Assomiglia al ciclo vitale dell'uomo.
Il dire ritmico è un modo bello di imparare, rassicurare, acccompagnare un viaggio, una pappa, l'attesa di una visita medica, l'attesa del sonno....
Dà tempo per calmare gli eccessi prima di un gioco. Un gioco modernissimo, terapeutico.

Un lavoro solo per genitori? Penso che nessuno riesca a "chiamarsi fuori" in certi momenti. Una piccola scorta di conoscenze per una presenza attiva di zie, zii, vicini di casa potrebbe essere utile per trasformare un cataclisma in gioco. E non solo gioco... armonia.

Leda


Topic author: Elena Fiorentini
Replied on: 02/01/2004 11:16:14
Messaggio:

Ancora oggi non so quanti giorni ha un mese , allora comincio a recitare anch'io

Trenta giorni ha novembre
con april giugno e settembre
di ventotto ve n'è uno
tutti gli altri ne han trentuno

Anticamente a S. Silvestro le filastrocche dei Dodici mesi venivano drammatizzate con rappresentazioni teatrali a fine anno.
Potremmo averla tutta, Leda?

Elena


Topic author: leda cossu
Replied on: 02/01/2004 14:36:05
Messaggio:

una conta veneziana per la pappa:

Toca a mi, toca a ti, toca al can... aaahhmmm


una conta per il gioco:

Ambarabà cicì cocò, tre civette sul comò
che facevano l'amore con la figlia del dottore
il dottore si ammalò
am-ba-ra-bà-ci-cì-co-cò

una conta veneziana per il gioco:

Pom pom d'oro, l'Alice lancia
questo gioco si fa in Francia,
lero lero ti, lero lero mi,
pom pom d'oro sta fora ti,
fora ti, fora fora mi,
ea mia gata ea vol morir,
eassa pur che ea te mora,
ghe faremo 'na cassa mora,
cassa mora de curame*,
un do tre, amen.
Amen marea, cassetta o mastea*
botton (o balcon) veronese,
diese, diese, diese*

curame= pelle
mastea= secchio
diese= dieci


una conta in veneziano per il gioco e per la pappa

Su e zò sesantanove
case nòve da 'fitar
deghe ea papa al vecio
deghea col scuger*

scuger= cucchiaio

Edited by - leda cossu on gen 03 2004 16:09:01


Topic author: ophelja
Replied on: 02/01/2004 20:48:20
Messaggio:

Mi è venuto in mente quanto ci ripeteva mia madre (è nell'ottantanovesimo anno) da piccoli e che ha ripetuto in seguito ai nipoti.


Gennaio mette ai monti la parrucca
Febbraio grandi e piccoli imbacucca
Marzo libera il sol di prigionia
April di bei color orna la via
Maggio vive tra musiche di uccelli
Giugno i frutti ha sui ramoscelli
Luglio matura le messi al solleone
Agosto le fa in fasci e le ripone
Settembre i dolci grappoli arrubina
Ottobre di vendemmia empie i tini
Novembre aride foglie ammucchia in terra
Dicembre ammazza l'anno e lo sotterra

Ophelja


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