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Un giorno come tanti

Stampato da : Concerto di Sogni
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Stampato il: 22/12/2024

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Autore Tema: luisa camponesco
Oggetto: Un giorno come tanti
Inserito il: 09/02/2004 12:40:59
Messaggio:

Anche stamattina alle 7.35 varco questo cancello. E’ un quarto di secolo oramai che faccio sempre questo percorso, reprimo uno sbadiglio ed entro.
- buon giorno professoressa – la bidella sempre sorridente
- sono la prima? – chiedo
- no il professore di religione è già arrivato
Mai una volta che lo batta sul tempo, infatti mi saluta ed esce a bersi un caffè.
La prima cosa da fare entrando in sala insegnanti è leggere gli ordini di servizio, in poche parole vedere quali colleghi sono assenti e se ci sono supplenze . Per oggi mi è andata bene, la seconda cosa è controllare le circolari , nel frattempo arrivano altri colleghi
- ciao Campo - (diminutivo del mio cognome) - se ci sono novità facci il riassunto.
Oggi è proprio una giornata piatta niente di nuovo e incominciamo a chiacchierare fra di noi in attesa delle campanelle, la prima alle 7.50 “pronti a scattare” la seconda 7.55 “in classe”. Agli studenti è concesso un bonus di 10 minuti per motivi di trasporto .
Alcuni si alzano prestissimo, vivono in campagna oppure scendono dalle valli, altri aiutano le famiglie nel lavoro e tempo per studiare ne hanno poco.

Certo che di cambiamenti ne ho visti parecchi in questi anni, tra mini e maxi riforme. Il preside non si chiama più preside ma Dirigente, per non parlare delle sigle POF. RSU . SOS . IDEI. DSGA. Funzioni obiettivo e non so cos’altro ancora.
Anche gli studenti sono cambiati o forse no, forse sono cambiata io nel modo di rapportarmi a loro.
Qualche giorno fa entrando nella mia quarta vedo i ragazzi confabulare
- che succede? - domando
- stavano pensando a quando andremo in pensione
- non prima del 2072 – rispondo
Li vedo fare i conti con le mani
- ma profeeee avremo almeno 90 anni
Allargo le braccia
- non è mica colpa mia se la vita media si è allungata
Il bidello mi toglie dall’impiccio entrando in classe con una circolare.

E così i giorni passano, gli anni pure, li vedo crescere, li osservo mentre mi ascoltano, quando mi fanno domande, percepisco il loro desiderio si sapere.
Non dimenticherò mai l’espressione di una studentessa di V con un quotidiano in mano, dopo aver letto la notizia di una nuova guerra in corso chiedermi “IO VOGLIO CAPIRE IL PERCHE’.
Non sempre ho risposte adeguate ma cerco di dare quello che ho a questi giovani che saranno gli uomini e le donne di domani, saranno il nostro futuro, saranno ciò che avranno costruito oggi con quei valori, che fanno di ciascuna persona qualcosa di speciale. Valori che famiglia, scuola e società hanno il dovere di trasmettere.

A volte sono svogliati, anche chiacchieroni, spesso fragili, insopportabili ed io mi trovo in mezzo a loro……..e non vorrei essere in nessun altro posto.

Luisa


Edited by - luisa on 10/02/2004 13:21:40


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