DEPRESSIONE
Stampato
da : Concerto di Sogni
URL Tema: https://www.concertodisogni.it/mpcom/link.asp?ID ARGOMENTO=7523
Stampato il:
22/12/2024
Tema:
Autore Tema: Ohara
Oggetto:
DEPRESSIONE ...sto ascoltando il TG e si parla di depressione...questa viene Rosscherappeggiandosichiedeilperchedialcunecose Replies:
Inserito il:
06/03/2004 23:16:57
Messaggio:
considerata una vera malattia che deve essere curata con farmaci e sembra che molti giovani ne siano effetti....la gioventu' di oggi (e parlo di esperienza personale con un figlio) non sembra piu' avere molte motivazioni di vita...sono annoiati e soprattutto non hanno il senso di responsabilita'...mi ricordo che io a vent'anni ho cercato di rendermi indipendente...di trovare un lavoro e di mantenermi anche se vivevo con la mia famiglia.....poi il fidanzato e quindi il matrimonio con tutte le sue componenti di responsabilita'....ora i giovani tendono a vivere in famiglia anche dopo i trentanni..forse per un fatto di comodita'....tanto la liberta' l'hanno in ogni caso ma con il vantaggio che la mammina pulisce, lava e soprattutto paga l'affitto.....beh e chi li puo' smuovere da li' ??
Topic author: leda cossu
Replied on: 07/03/2004 15:01:16
Messaggio:
Ci sono studi del nord Europa (mi sembra inglesi), dicono che ne siano afflitti di più i giovani che vivono in città rispetto a quelli che vivono in campagna, in paesi piccoli.
Dicono che ne siano soggetti di più quelli che sono nati in inverno. Che ci sia una relazione con la capacità di assimilare la vitamina D, in inverno.
Fatto che sta che soffrono. E che questo tipo di sofferenza è grandissima. Hai voglia a dire "ma hai tutto, che problema hai..", il problema è come loro percepiscono se stessi e il mondo.
Che a forza di sollecitazioni, imput, rumnori, luci... uno si disorienta e si paralizza. Perché proprio questo avviene: una paralisi della volontà. E questa difficoltà a ... mettere in movimento il corpo sembra non affliggere solo i giovani, ma essere una malattia del nostro secolo.
Uno pensa, immagina, progetta, parla... e non si mette in moto.
Fino a pochi decenni fa si sperimentava tutto... col corpo. Il corpo ha una sua memoria delle esperienze e se invece dell'agire che ci fa sperimentare in modo normale il limite, rimane solo la dimensione del pensare, immaginare, sentire... diventa tutto soggettivo, dipende da come noi percepiamo le cose e non dalla realtà.
La grande sfida secondo me è... incarnarsi, accettare il nostro corpo, viverlo, anche nei suoi limiti. Solo in questo modo la testa... scende dall"oltre e torna ad abitare questa casa fisica che è la cosa più bella che possiamo avere, nonostante tutto il dolore, quello vero. Che in ogni caso è sempre minore della sofferenza dell'animo (psiche). Che reagisce anche oggi, nel 2004 come millenni fa, si sente minacciato, confuso, come per un autentico rischio di vita e reagisce come per un pericolo vero: paura, fuga, ansia...
Ed è un dolore al quale è difficilissimo dare risposte. Possiamo solo star accanto ai nostri figli, rassicurarli, sorridere, ascoltarli, sviluppare ogni volta dei temi che riportino alla realtà... che chi è depresso non percepisce come tale, ma come un'incombente minaccia che non lo lascia mai. Un grande dolore.
Io i maschi disordinati, che non collaborano, il cui ritmo di vita è sempre "al di là"... li mollerei subito. Ma quando li ami e soprattutto quando ti sono figli che fai? Ci provi, fai lo sciopero "dello stiro delle camicie" e poi quello dell'ordine, e poi quello dei piatti e poi quello... e poi... poi di fronte alla sofferenza vera ti tocca mangiarti le camicie polsini compresi, sperando che crescano. E che riescano a sviluppare la maggior autonomia possibile.
Non è tutta colpa di noi donne, questo no! Noi ci proviamo...
Leda
Topic author: smemorina46
Replied on: 07/03/2004 18:50:54
Messaggio:
Cara ohara, scusa ma non sono d'accordo sul fatto che i giovani oggi siano meno responsabili.Io sono stata circondata dai giovani per il lavoro che facevo e devo dire che i giovani di oggi sono spaventati. Spaventati da una società priva di valori,inoltre la vita oggi è ancora più difficile di quando noi eravamo ragazzi. I giovani sono abituati ad un benessere che noi sognavamo ed è colpa nostra.Molto probabilmente la nostra generazione per colpa della guerra non ha avuto molto e noi ai nostri figli abbiamo dato troppo. Non è facile tornare indietro, e cominciare una vita di sacrificio è una scelta non facile. Alcune volte non basta un grande amore; le case hanno prezzi impossibili, gli stipendi fanno ridere ed è per questo che i nostri figli sposano in età matura.Credo che le cause siano da ricercare in una falsa impostazione di stile di vita comune. Scusa, ma mi sono sentita di fare questa replica a difesa dei giovani e del nostro futuro che spero più roseo. un bacio Paola
Topic author: detective Hayes
Replied on: 07/03/2004 20:13:03
Messaggio:
Io vivo in città. Sono nata in piena estate. Eppure sono una del gruppo dei depressi. Perchè? Non lo so nemmeno io. Mi dicono che ho tutto, ma in effetti mi manca la cosa più importante: la capacità di non pensare. Penso sempre... sopratutto a cosa potrebbero dire questi e quelli... gli amici (che a dire la verità, sono pochi e se ne fregano)... i parenti (che non so fino a che punto possano giudicare) e soprattutto i genitori. Già. Mi sento depressa per questo. Perchè cerco di fare tutto il possibile per essere una figlia modello e non lo sono... non ho la fiducia che mi aspetterei... non che non me ne diano... ma non fino al punto che mi aspetto io... insomma... non si tratta di mancanze materiali... È la mancanza di fiducia che sento in maniera pesante... e come me chissà quanti altri giovani depressi.
PS.Ho un amore dolcissimo, non ho un lavoro, ma sto studiando (e completando) x cercarne uno... ma qui le cose mi sa che iniziano a prendere una strana piega... ho come l'impressione che mi preferirebbero vedere ancora studentessa, senza lavoro qui nella mia città che andare fuori a cercarne uno (non uno qualunque, si intende... ma per ciò che ho studiato)... spero sia solo un'impressione... ma non è solo mia!!!
Un sorriso, Titty
Topic author: Elena Fiorentini
Replied on: 08/03/2004 00:29:16
Messaggio:
Bisognerebbe veramente riconoscere se la depressione di cui si soffre ha motivi validi, tipo la disoccupazione, allora rimosso il motivo scompare la depressione.
Se invece non ci sono motivi e fila tutto liscio, non c'è da preoccuparsi per il lavoro, per malattie eccetera , allora si è vermente davanti ad una malattia.
Mio figlio ha trovato lavoro. Ha ventinove anni e ha lasciato l'Università. Ha lavorato con contratti a termine ininterrottamente,con ferie pagate e non godute, non per sua scelta.
Quando terminava un mandato, alle sette del mattino era in pista.
Allacciato a Inernet prendeva gli appuntamenti via email e procedeva all'invio del curriculum aggiornato, anche via fax. Alle nove in punto il telefonino acceso per le chiamate. Poi fuori di casa,in moto, per raggiungere le varie agenzie.Questo fino alle sei e mezza di sera. Io in casa , come segretaria, annotavole telefonate che arrivavano.
Nell'ultimo posto di lavoro sostituiva una signora in maternità, lavoratrice interinale con i diritti alla maternità riconosciuti. Poi sia mio figlio che lei,via in attesa di riconferma o da un'altra parte.
Lavora così da anni.Ha quattro faldoni di documentazioni, contratti ecc.
Ha parlato della situazione dei giovani in una intervista su di un quotidiano a tiratura nazionale,l'area di Milano.Se volesse andarsene di casa con questa instabilità non avrebbe modo di fare un mutuo nemmeno per l'acquisto di una fornello per cucinare.
La mancanza di tempo per il riposo lo renderebbe anche inefficente per la cura di se stesso.
Quattro anni senza giorni di riposo. Ha lavorato anche di notte, smettendo alle quattro del mattino, in un magazzino enorme nella campagna del milanese.
Dovrebbe mettere casa in queste condizioni?Perchè regalare i suoi guadagni?
Alla fine di ogni mandato gli viene anche liquidato il tfr che va accantonato per la vecchiaia.
La condizione dei giovani e dei meno giovani non ancora in pensione che hanno perso il lavoro è altamente drammatica.
Livio ora ha trovato un nuovo lavoro.Finalmente un intervallo tra un lavoro e l'altro: per la prima volta ha riposato una settimana di seguito.
Ha continuato a dormire, stanchissimo. I suoi numerosi colleghi nell'ufficio che ha lasciato sono ancora precari, c'è anche una impiegata che ha trentanove anni in queste condizioni.
Giovani viziati e coccolati in fmiglia non ne conosco. Conosco molti giovani preoccupatisimi per il loro avvenire.
Elena
Topic author: leda cossu
Replied on: 08/03/2004 05:38:59
Messaggio:
Ce la faremo noi donne a sostenere tutto il carico sociale, umano che nelle generali difficoltà, i tempi che cambiano, le difficoltà di comprendere le ragioni, i perché... poi inevitabilmente si riversano sulla famiglia, sulla persona? Spesso... donna, a volte sola.
Un grande abbraccio alle amiche che mi hanno preceduto e a quante leggono.. prima fra tutte a Rosscherappeggiandosichiedeilperchédialcunecose.
Leda
Topic author: primavera
Replied on: 09/03/2004 12:59:32
Messaggio:
...Si parla tanto male dei giovani d'oggi facendo sempre tutt'erba un fascio anch'io ho dei figli e penso che se una persona semina bene raccoglie sempre buoni frutti......Prima il mondo viveva racchiuso in un tabù dove c'era tanta depressione, ma nessuno sapeva cos'era adesso per fortuna si conosce e si combatte........Quindi la forza del domani sono i nostri giovani diamoli più rispetto e responsabilità ...Forza giovani non mollate mai.................................
Topic author: steph
Replied on: 09/03/2004 14:16:14
Messaggio:
io, penso di poter parlare x tutti i giovani... o per lo meno, quasi tutti..
I giovani, sono depressi, per vari motivi che spesso i genitori non sanno, perchè ci teniamo tutti dentro, o parliamo con gli amici...
Ci deprimiamo per i genitori, che molto spesso litigano, ci rimane la paura di vederli.
separati.. o non so... gli amici.. molti ti pugnalano alle spalle e spesso devi rincominciare tutto da capo trovarti nuovi amici, ma nel frattempo sei sola..
Forse adesso viviamo ancora i genitori, perchè gli affitti costano talmente tanto, che come arriva lo stipendio, dobbimao spendere tutto per le bollette, e a noi ci rimane poco e nulla, per questo ci può risultare più facile vivere con i genitori.
Avere un figlio, è la cosa più bella del mondo, per esperienza personale, so (come molti di voi sanno) che richiede enormi sacrifici, e costa davvero tantissimo avere figli.
Noi giovani irresponsabili? Si può anche essere vero...ma non tutti sono così....
Concerto di Sogni : https://www.concertodisogni.it/mpcom/
© 2001-2024 Concerto di Sogni - B.A. & R.M