8 marzo - una mimosa per le concertiste
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Stampato il:
22/12/2024
Tema:
Autore Tema: Renato Attolini
Oggetto:
8 marzo - una mimosa per le concertiste Per la festa dell'8 marzo, non potendola porgere di persona mando una mimosa ideale a tutte le concertiste e le saluto con quest'anedotto che magari conoscete già. Replies:
Inserito il:
07/03/2004 10:00:26
Messaggio:
Un giorno fu chiesto a Mark Twain come, secondo lui, sarebbe il mondo senza donne.
Mark Twain ci pensò su un atimmo e poi rispose: "....Spopolato, molto spopolato!"
Un bacione a tutte!
Topic author: leda cossu
Replied on: 08/03/2004 05:28:35
Messaggio:
Il Twain è un "Mark" che mi è sempre piaciuto
E' vero, come lui dice, che la vita è "Un'Art, in cui ciascuno fa la sua part"
Quindi grazie anche a tutti gli uomini che ci aiutano a popolare il mondo,
nella speranza che ci sostengano anche nel curarlo, nutrirlo, amarlo.
E, a dire il vero, qualche volta ce lo insegnano.
Il mio desiderio per la festa delle donne? Di imparare da tutti, anche dagli uomini.
Un grazie speciale a Renato per i suoi auguri e la simpatica "trina" immagine che si è scelto a rappresentarlo. Nel tema in questione mi sembra perfetta.
Leda
Topic author: leda cossu
Replied on: 08/03/2004 05:46:59
Messaggio:
Questo scritto me l'ha inviato una cara amica, Eufrasia.
Quanto segue è riportato sul Talmud ebraico, libro in cui vengono raccolti i detti dei rabbini attraverso i tempi, e termina dicendo:
"...state molto attenti a far piangere una donna, che poi Dio conta le sue lacrime!
La donna è uscita dalla costola dell'uomo,
non dai piedi perché dovesse essere pestata, ne dalla testa per essere superiore,
ma dal fianco per essere uguale...
un po' più in basso del braccio per essere protetta
e dal lato del cuore per essere Amata..."
Leda
Topic author: ophelja
Replied on: 08/03/2004 13:08:19
Messaggio:
Il nostro amico, concertist/latitante Louchetin, ha avuto il gentile pensiero di farci gli auguri con queste bellissime considerazioni, tradotte dal portoghese dall’amica Silvina,
GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA!
Loro sorridono quando vorrebbero gridare.
Loro cantano quando vorrebbero piangere.
Loro piangono quando si sentono felici.
E ridono quando si sentono nervose.
Loro lottano per ciò in cui credono.
Loro si sollevano per l’ingiustizia.
Loro non prendono un “no” come risposta quando credono
che esiste una soluzione migliore.
Loro vanno senza scarpe affinché i loro bambini possano averle.
Loro accompagnano dal medico un’amica spaventata.
Loro amano senza condizioni.
Loro si rallegrano quando sentono di un compleanno, un ballo o un nuovo matrimonio.
I loro cuori si spezzano quando un(a) amico(a) muore.
Loro si lamentano con la perdita di un membro della famiglia, tuttavia sono forti quando pensano che non c’è altra forza.
Loro sanno che un abbraccio e un bacio possono guarire un cuore spezzato.
Il cuore di una donna è ciò che fa girare il mondo!
Le donne fanno più che dare la vita.
Loro portano gioia e speranza.
Loro danno compassione e ideali.
Loro danno appoggio morale alla loro famiglia e amici.
Le donne hanno molto da dire e molto da dare.
Inoltra questo alle tue amiche per ricordare loro quanto sono meravigliose…
E ai tuoi amici per ricordare loro quanto è buono avere un’amica o una moglie accanto a sé
(preso dall’internet brasiliana – tradotto da Silvina)
Ophelja
Topic author: primavera
Replied on: 08/03/2004 20:04:46
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OPHELJA Grazie, la magia di quelle frasi riempie i nostri cuori.
Topic author: fania
Replied on: 08/03/2004 22:25:00
Messaggio:
e NO CHE NON è COSì. vI PREGO NON ME NE VOGLIATE, MA NON HO UNA VISIONE COSE COSì IDILLIACA DEL DISAGIO FEMMINILE. VABBE' CHE SONO SOTTO NAFTALINA, MA NON NE POSSO PIù DI CERTE IMMAGINI. E' VERO CHE ALLA FINE PAGHIAMO E SERVIAMO E SOFFRIAMO MA PER FAVORE CHE NON SIA UN QUALCOSA DA COMMEMORARE
stefania pagano
Topic author: Elena Fiorentini
Replied on: 09/03/2004 08:29:20
Messaggio:
Ringrazio Renato Attolini, Leda e Ofelia per le parole:
Con il passare degli anni percepisco sempre di più il disagio della condizione femminile.
Se potessi tornare indietro penserei molto di più a me stessa e alla mia salute.
Soprattutto imparerei a vivere con un buon sano egoismo.
Non accetterei più lo sfruttamento di cui sono stata oggetto fin da piccola.
Sono stata ritirata dalla scuola quando raggiunsi l'età in cui non c'era più l'obbligo di frequenza.
Lo studio era solo per i fratelli maschi.(Anche mia mamma era stata tolta dalla scuola per lo stesso motivo. Alla mamma di mia mamma, in orfanotrofio una suora insegnava il francese , perchè era una bambina di talento. Le suore la fecero trasferire perchè alle bambine, per di più povere, la cultura dovava essere vietata)
La scheda che mi consegnarono in terza media insieme al diploma, inoltre diceva che potevo fare l'operaia, malgrado alcuni buoni voti in Italiano,Latino , Disegno, Storia.
Ho studiato grazie ad un mio preciso impegno, frequentando all'età di 14 anni le scuole serali.
Mi fu concesso perchè i corsi del Comune di Milano erano gratuiti.
Avevo 14 anni.
Ricordo ancora il freddo, alle aule veniva tolto il riscaldamento al termine delle lezioni del mattino.
Terminavo le lezioni alle 21,30. La scuola era in via Casati, a Porta Venezia, dove studiavo le lingue francese e inglese.
Quando non andavo ai corsi di lingue, andavo alle serali alla scuola Civica di Musica. Non avevo orari per cenare. Alle ore 1700 una tazza di caffè e latte e via, a prendere il tram 29, freddo, malamente illuminato.Al ritorno avevo sempre paura.
Cercavo di completare la mia cultura saccheggiando la biblioteca civica serale di corso di Porta Vigentina. Alcuni libri giacevano intonsi, li aprii io per la prima volta.
Per guadagnare qualche soldo venivo chiamata a suonare l'organo ai matrimoni,come organista sostituta.
Di giorno mi occupavo della casa sotto la direzione di mia mamma.
Stiravo, facevo la spesa e tutto ciò che serviva ad una famiglia di cinque persone.Mi venivano affidati lavori non faticosi , ma mai gratificanti.
A vent'anni lavorai anche all'Alitalia, da dove mi licenziai perchè in famiglia non mi si dava il tempo di studiare, davo fastidio.
Di conseguenza ebbi un terribile esaurimento...
I fratelli maschi ebbero un trattamento diverso.
ACCETTO CON ORGOGLIO
questo piccolo riconoscimento
per le fatiche di tutte
sento di meritarmela anch'io
metterò il mazzolino di fiori
di Ofelia
nel raccontino
dedicato a mia suocera
e a tutte le donne
del mondo
che ho messo
in www.bimbi.concertodisogni.con
e più esattamente in
Elena Fiorentini
p. s.
Anche la mia Cavia peruviana,la Nuvoletta,( c'è una storia in concerto)su di lei, durante la giornata delle donne, staccava, non sapemmo mai come, un rametto dalla mia mimosa e per tutto il giorno se lo teneva addosso.Guai a portarglielo via.
Elena
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Edited by - Elena Fiorentini on 12/03/2004 12:33:08
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