devi saperlo leggere il mare
Stampato
da : Concerto di Sogni
URL Tema: https://www.concertodisogni.it/mpcom/link.asp?ID ARGOMENTO=9397
Stampato il:
22/12/2024
Tema:
Autore Tema: Amorina
Oggetto:
devi saperlo leggere il mare silenzi come cascate di parole non dette.E intanto tenerissime luci scoppiavano in lontananza illuminandDevi saperlo leggere il mare." E mentre le parole che sapevano di solennità e di umiltà al tempo stesso furono pronunciate con la leggerezza di chi sa, di chi non potrà mai staccarsi da lui, capì che non era un salto quello che doveva fare, ma uno stravolgimento totale della vita. Se. C'è sempre un se nei momenti incerti, tanti ma e punti di domanda sparpagliati a caso. Anche l'amore diventa incerto di fronte alla tensione estrema dello stesso, che si misura anche da un pensiero, da un gesto. Come combattere contro un amore così profondo, con la stessa arma fatta di comode lenzuola ricamate, di taxi e insegne luminose accattivanti al punto da dimenticare l'assenza totale di un solo albero che non sia piantato ora, nella terra brulla e lontana mille anni luce dallo iodio che ti riempie i polmoni e dal pane, che scaldi sotto la coperta perchè si mantenga. Quella terra fatta di Santi e di assassini, scale interminabili in salita e strade che si intersecano senza un nome, a strapiombo su scogli che non perdonano neppure ai loro figli. E il mare se li ingoia, e per tanti che se ne vanno altrettanti sono pronti, con la durezza normanna e gli occhi azzurri quasi bianchi.Era nessuno, si rendeva conto di ciò camminando scivolando incespicando dove gli altri sapevano quasi volare. Forse è illusione cercare l'originaria nudità per confondersi tra rovine millenarie e muri a secco dove non ne capiva la resistenza, quando in moderni centri residenziali pieni di pulsanti e porte silenziosamente elettriche un momvimento tellurico di modesta entità aveva fatto crollare , insieme all'ingombrante presupponenza di avere dio a due passi nel video citofono. E la case nane contrapposte alle visioni di grattacieli alveari brulicanti di teste senza panni stesi Portava immenso dolore da città furiose e da sguardi gridati. Portava anche questo. Vagabonda che voleva danzare tra oleandri e subito giù coprirsi di alghe,vagabonda nel punto finito di terra, in taciturna preghiera, a chieder la grazia di percepire silo presepi immortali, dove le speranze non si essicano mai.
Inserito il:
27/09/2004 01:44:36
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