Un film commovente e documentativo, recitato e diretto in maniera straordinaria, "Amen", di Costa-Gavras, che all'uscita in Francia ha fatto partire una rivisitazione storica della coscienza della Francia rispetto ai crimini avvenuti durante la seconda guerra mondiale e che all'uscita in Italia ha sollevato discussioni a causa di una locandina a dire la verita' poco azzeccata e che rischia di spostare l'attenzione dal messaggio del film.La Storia dell'Olocausto narrata traendo spunto dalle vicende di un uomo che vi partecipo' con lo scopo di rallentare la macchina diabolica e poi di raccontare al mondo la sistematica strage, pianificata a livello industriale in ogni dettaglio, dalle retate, ai trasporti nei carri bestiame, al calcolo della quantita' di sostanza chimica necessaria per uccidere quelli che non erano considerati esseri umani.
I protagonisti del film, interpetati da grandi attori quali Kassovitz e Tukor, ci vengono mostrati nel loro solitario percorso umano di profondo cristianesimo che respinge la persecuzione e lo sterminio del popolo ebraico con le sole armi che allora erano possibili, la voce e la testimonianza. L'agonia della coscienza umana di fronte alla difficolta' di farsi credere e poi all'impossibilita' di smuovere pregiudizi e poi all'angoscia di fronte alla realta' del macello, fino alla scelta finale. La scelta finale di ogni essere umano che si confronta con il male, che cosa porre come priorita', la propria vita, la ragion di stato, la pieta' soffocata dall'enormita' degli eventi, oppure la morte propria perche' il senso dell'essere umano supera tutte le ragioni di comodo o di sopravvivenza.
I grandi temi sono tutti svolti, chi poteva e non ha detto nulla, chi non poteva dire eppure ha salvato tante vite, la trasmissione della Memoria, il tormento che da allora e' insito in molti animi umani, su come non fare accadere mai piu' quanto e' avvenuto, la riflessione sulla necessita' assoluta di sapere, per potersi difendere in futuro, affinche' se dovesse riaccadere che lo sterminio diventi nuovamente un'attivita' industriale, si abbia la consapevolezza che l'animo umano e' capace di seguire la via della belva, cosi' come e' capace di seguire invece la via dell'anima.
Film come questi, della tradizione dei "Schindler's' list", nel loro essere sconvolgenti, hanno un significato assoluto e indispensabile, irrinunciabile e insostituibile, la Memoria che sola e' in grado di tenere vivo il seme dell'amore contro quello dell'odio.
Roberto