VI - L'ARMAGhiacciaio di Alfa Centauri - Ottobre 2201
Il Marziano non aveva piu' paura. La missione era compiuta. Si sentiva molto diverso da quella sera in cui era atterrato tra gli umani. Molto diverso, ma in un certo modo anche quasi uguale... a loro. Avvertiva sensazioni e sentiva come una specie di battito nel petto. Dato che ormai gli orologi spaziotemporali che ogni Marziano aveva in dotazione erano del modello che non ticchettava, doveva essere qualcosa d'altro, una trasformazione interna irreversibile.
Appena fosse stato in salvo su Marte, avrebbe aperto il petto per estrarre i circuiti con le nuove sensazioni, che sarebbero servite agli scienziati per trovare un'arma di difesa contro gli umani. Eppure non era soddisfatto, un volto gli compariva nella memoria ed era lacerato da un conflitto interiore: sapeva che l'astronave sarebbe in breve tornata a riprenderlo, ma era tentato di fuggire per tornare a rivederla.
Si volto' sentendo il vento. E la rivide. E spero' che l'astronave non arrivasse mai piu' e caccio' il pensiero che l'universo potesse essere cancellato per questa sua debolezza. Lei sembrava quasi sorridere, mentre allungava la vellutata mano verso il suo petto. Lo sguardo del Marziano da sorridente si fece perplesso e quella nuova strana cosa che gli ticchettava dentro aumento' i battiti...
E gli occhi sbarrati del Marziano seguirono la mano di lei che gli lacerava le carni. E pote' trovare solo una parola :"Perche'...?". Ma lei non gli rispose e non lo guardo' mentre cadeva al suolo con quella domanda sulle labbra.
Lei osservava quasi con adorazione cio' che aveva in mano: un cuore. Non di pietra, ma rosso e pulsante. E mentre lo rigirava, le ritorno' in mente quel giorno...
Museo di Stato delle isole Hawaii - Pianeta Terra - Qualche tempo prima
La direttrice del Galactic Times seguiva con attenzione la spiegazione della guida locale :"I popoli originari degli arcipelaghi della Polinesia non ressero all'incontro, circa quindici secoli fa, con i visitatori delle altre terre del pianeta. Li avevano accolti con la gioia, l'affetto e la curiosita' che si riservavano ad ospiti da cui si voleva avere l'occasione di imparare...ma quegli ospiti non vennero da soli, portarono con se' i germi di malattie contro le quali avevano gia' acquisito l'immunita'. Dopo pochi anni, di quelle popolazioni originarie, per le quali i germi erano un qualcosa di sconosciuto, non rimase nessuno. E le nostre isole furono popolate in seguito solo dai discendenti degli stranieri."
La proprietaria del Galactic Times rimase come ipnotizzata da queste parole e dovettero richiamarla alla realta' quando il museo chiuse i battenti.
Fine sesta parte