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nuvola
Villeggiante
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Inserito - giu 14 2002 : 17:07:23
Le luci di Bolzano si accendono all’unisono, un coro muto che spande le sue ombre su strade deserte. Un’ombra cammina tra gli arbusti secchi, lungo un torrente. Cammina su ciottoli asciutti da mesi; ascolta il fruscio lento di acqua stagnante. Cammina, ma non sa dove sta andando. L’odore di fango punge narici rese insensibili da un persistente raffreddore. Non è tardi, ma è già buio, sotto il ponte. Le luci di Bolzano sono accese da qualche minuto, minuti che sembrano ore. Un autobus è pronto alla stazione, attende i passeggeri per mangiarli: sono loro che gli danno vita. Ma non c’è nessuno alla fermata. L’autobus riparte vuoto e sconsolato. L’ombra ora è seduta su un freddo sasso bianco, levigato; avrebbe dovuto prendere quell’autobus. E’ stata accompagnata a pochi metri da lì; ma il suo accompagnatore ha svoltato l’angolo tanto presto da non accorgersi che lei aveva cambiato idea. Ora è freddo, ha fame. Ha preso tempo per riflettere ma non ci riesce, la mente come annebbiata dal fumo della sua sigaretta, dal vapore del suo stesso respiro. Non sa da quanto tempo è lì, intorpidita, sola, né triste, né felice, assorta in una insensatezza pesante; le sfugge il senso di ogni cosa; le sfugge di mano un anello, simbolo di falsità, scivola nell’acqua gelida: non è profonda, potrebbe riprenderlo; non lo fa. Scivola una lacrima su una mano aperta e immobile abbandonata su un ginocchio piegato e immobile. Fugge un singhiozzo ad una gola serrata. La nebbia nella mente si dirada, i nervi si rilassano e sciolgono in pianto. Non sa per quanto tempo rompe il silenzio della notte con il suo sfogo, non sa se qualcuno la sente ed ha pena per lei. Poi ad un tratto il suo lamento cessa. L’ombra getta via la sigaretta ancora accesa, si alza in piedi, sgranchisce le gambe, stiracchia le braccia. Poggia una mano sul ventre arrotondato e sulle labbra seccate dal freddo sboccia un lieve sorriso. Guarda l’orologio: il prossimo autobus è tra venti minuti. Non sa cosa accadrà domani. Sa dove andrà; sa che non sarà sola. Daniela Troncacci nuvola che vola leggera sull'onda del vento
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Antony
Cittadino
Italy
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Inserito - giu 23 2002 : 16:38:12
Cara Nuvola, sono Antony e, anche se con un po' di ritardo, ti porgo i miei complimenti per il racconto che mi è proprio piaciuto, l'ho sentito molto, è nel mio stile, intendo dire che mi sento in sintonia sia con la protagonista, sia con l'ambientazione da Te creata. Il titolo poi mi aveva già fatto comprendere il tema del racconto ed, infatti, a proposito del titolo ci sono stati degli interventi, il tema è stato lanciato dal solito Beppe, perchè i pareri e i metodi utilizzati per creare il titolo sono molto differenti da una persona all'altra. A me, personalmente, piace un titolo, sia dato a priori che a posteriori, che comunque indichi, accenni, almeno in parte, ciò che il racconto vuol trasmettere. Ciao e, mi raccomando, scrivi ancora!!! Baci da Antony Io sono già nonna!!!!!!!
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nuvola
Villeggiante
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Inserito - giu 25 2002 : 21:43:00
Ciao!!!! Grazie davvero per il tuo commento!!!! A proposito del titolo posso dirti che l'ho deciso alla fine... quando scrivo non so mai dove andrò a parare... mi lascio andare, scrivo i pensieri mentre si svolgono, mentre si srotolano via nella mia mente e devo andare a riagguantarli per fermarli sulla carta!!!! Grazie davvero, anche per il tuo entusiamo che trasmetti nel dire di essere nonna: sei tenerissima!!!! Un bacione a presto!!!!nuvola che vola leggera sull'onda del vento
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