Simo
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Inserito - giu 15 2002 : 14:23:21
Credo che molti di voi li conoscano, forse anche meglio di me. Sono i Corrs, un gruppo irlandese che amo molto per la sua voglia e ottima capacità di produrre musica attuale non distaccata dalla antica tradizione della loro terra, la verde Irlanda appunto. Amo molto la musica irlandese, simile per certi versi al genere country americano, ma molto più profonda, ricca di storia e di folclore. Ricordo quando, già 11 anni fa ormai, trascorsi tre settimane in agosto in quel di Dublino: la famiglia presso cui abitavo non solo amava la propria patria sinceramente e senza esasperati patriottismi, ma sentiva di essere ricca di importanti tradizioni, rappresentate principalmente dalla loro bellissima musica, dai balli coinvolgenti e comunicanti allegria, ma anche dalle leggende e dai loro simboli: la lingua gaelica (tuttora parlata, infatti le indicazioni, i nomi delle vie per esempio sono bilingui), San Patrizio, il trifoglio (tutta l’Irlanda ne è letteralmente invasa!!!), l’arpa, l’Irish Coffee, la Guinness… Ricordo che una volta la padrona di casa aspettò che uscissi come facevo tutte le sere, per insegnare al figlio adolescente dei passi delle loro danze, sennonché rientrai perché avevo dimenticato l’ombrello (in Irlanda è bene averlo sempre con sé), e così li scoprii intenti a ballare al ritmo della loro splendida musica. Si sentirono un po’ imbarazzati, poi scoppiarono a ridere!!! In effetti non erano proprio dei ballerini modello, ma non glielo dissi, anzi mi complimentai e dissi loro che se non avessi avuto degli amici fuori che mi aspettavano, mi sarei fermata volentieri con loro (chissà che cosa sarebbe mai venuto fuori!!!). Ho dei bellissimi ricordi di quella vacanza, tanto da pensare spesso di ritornarci in quella terra verde e tanto ospitale. Tornando ai Corrs, credo che sappiano davvero dimostrare quanto per loro sia importante produrre musica “bella”, che arriva alla gente, anche a chi non sa l’inglese, non tralasciando però quella che è la loro storia, la loro origine: ci insegnano che lo sperimentare, il tentare di percorrere nuovi sentieri musicali, può meravigliosamente passare anche attraverso l’apprezzamento e la rivalutazione di ciò che siamo e da dove veniamo. Simo
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