Monica
Curatore
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Inserito - lug 02 2002 : 11:18:55
Ho già avuto modo di raccontarvi brevemente la storia dell'uomo ragno; spero di non annoiarvi se continuo a parlarne, ma lo faccio lo stesso ihihNel novero dei supereroi con superproblemi creati da STAN LEE, SPIDER MAN occupa senza dubbio un posto di primissimo piano; il morso di un piccolo ragno radioattivo sulla mano del timido e gracile studente PETER PARKER da origine ad una delle figure più drammatiche e coinvolgenti del fumetto mondiale. Peter acquisisce la forza e l'agilità di un ragno di proporzioni umane e non solo: la consapevolezza delle proprie straordinarie capacità lo tempra nel carattere e lo apre maggiormente nei rapporti umani. L'esordio avviene nel numero 15 della testata AMAZING FANTASY dell'agosto 1962. Padri fondatori sono STAN LEE, soggettista , JACK KIRBY, autore del progetto grafico, e STEVE DIKTO, disegnatore dallo stile piacevolmente datato e dal sapore di vecchi ricordi. La saga dell'UOMO RAGNO è certamente uno degli esempi più belli di fumetto metropolitano, un capolavoro di tecnica narrativa unito ad una superba immaginazione. I ritmi narrativi incedono serrati e incalzanti; tormento, angoscia e ansia si rincorrono come sublimi note di un valzer malinconico. L'ultima tavola di ogni episodio espone sempre una doppia morale: la prima riguardante il caso criminoso appena concluso; l'altra, il più delle volte triste e pessimistica, relativa alla difficile vita privata di Peter. Infatti, PETER è assillato da non pochi problemi: una pessima situazione finanziaria, una zia malata da curare, un editore fanatico con cui fare i conti, un'identità segreta da proteggere; per non dimentcare i rapporti non certo idilliaci con i compagni di college e le sofferte relazioni con le ragazze. Rimasto orfano in tenera età, Peter viene allevato dagli zii BEN e MAY con tutto l'amore e l'affetto possibili. La morte dello zio, ucciso da un rapinatore, e il conseguente senso di colpa per una tragedia che poteva essere evitata, spingono Peter a diventare SPIDER MAN, il difensore dei deboli e degli oppressi. Partendo da questo dato di fatto si potrebbe tentare un parallelo (a prescindere dai superpoteri) tra l'UOMO RAGNO e BATMAN, l'eroe della DC COMICS. Come BATMAN, Peter è orfano di entrambi i genitori e sempre come Batman è ossessionato dalla morte violenta di persone a lui molto care. Ma la sua ossessione è sufficientemente moderata e paragonabile più a un frustrante senso di colpa che a un isterico sentimento vendicativo. In più, a differenza del ricco e facoltoso BRUCE WAYNE, Peter è piuttosto povero e con una vecchia zia a parziale carico. I suoi rapporti con il prossimo devono dunque tener conto di questi importanti aspetti. Non destano quindi meraviglia le intricate relazioni con le donne, fatte per lo più di bruschi tira e molla e di clamorosi malintesi (magari in un'altra occasione vi parlerò dei suoi amori, da BETTY BRANT alla dolce e sfortunata bambolina bionda GWEN STACY fino ad arrivare a MARY JANE la rossa). Capitolo a parte è il commovente attaccamento alla zia May, vecchietta simpatica e premurosa, angustiata da una salute cagionevole. Chi ha letto l'uomo ragno ricorderà senz'altro la storia contro il DOTTOR OCTOPUS che vede May protagonista passiva di una grave situazione clinica. Difficili e altalenanti sono anche i rapporti con gli uomini protagonisti delle vicende: i continui dissapori con J.J. JAMESON, editore del DAILY BUGLE e suo datore di lavoro, le baruffe con FLASH THOMPSON, lo sbruffone compagno di college, i battibecchi con NED LEEDS, il giornalista del BUGLE , rivale in amore di Peter per Betty, la profonda stima per JOE ROBERTSON (da non confondere con il nostro amato BOB PORTER ihih), capo redattore di colore del BUGLE, e per il capitano GEORGE STACY, padre di GWEN. La galleria dei supercriminali è varia e ben nutrita: primo e più terribile GOBLIN, il folletto verde, CAMALEONTE, DOTTOR OCTOPUS, MYSTERIO, KRAVEN il cacciatore, l'UOMO SABBIA, KINGPIN (ad ognuno potrei dedicare una storia a parte, ma in questa sede ve la risparmio ihih). FINE (per ora) TANTI RAGNESCHI BACI A TUTTI DA MONICA
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