Ariel
Esploratore
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Inserito - lug 24 2002 : 10:21:39
Il salone sconfinato nel fresco della sera tra profumi fruscii e bisbigli accordi sconnessi ecco ora che la festa abbia inizio le alte volte affrescate i marmi gli stucchi e le luci i colori le ombre si confondono nell'arioso blando vortice della danza in questo maestoso e pacchiano ballo in maschera. In un angolo sola e riflessa la sua solitudine cieca nella grande specchiera impolverata di fronte abbandonata sul sofa damascato rammendato maldestramente qua e là che odora di storia antica la vecchia bambina, in un inutile vestito a fiori troppo largo sulla scollatura il rossetto un po' sbavato ciocche scure che si ribellano all'acconciatura niente rughe ma alcune profonde cicatrici che seguono precise le cuciture e le pieghe della veste in un sorriso stanco e sognante le mani che torcono le mani gli occhi spalancati a osservare rapita la sua vita volteggiarle davanti ora vicino ora molto più in là a malapena distinguibile tra la mille macchie colorate negli occhi ora liquidi ora velati ora di brace di quell'uomo e di quello solo che danza e danza senza fermarsi mai. Un sorriso, una mano tesa ed ecco è ancora il suo turno e la dolcezza infinita l'avvolge si perde e si dimentica in un abbraccio nell'armonia scorrono via i minuti le ore gli anni tutto intorno la vita stessa sbiadisce e si confonde ed è solo musica armonia quiete soffice volteggiare felice ma a un certo punto da lontano ancora si profila la maestosa figura della gran dama in nero e lei sa che per lei non è ancora una volta più tempo ed è ancora il sofa logoro e incolore nel silenzio che non trova parole nella disperazione muta che sgocciola bisogno nell'attesa impotente gonfia della rabbia dell'ingiustizia grondante sentimento la vede avanzare lenta ed inchinarsi lieve ed elegante prima di stringersi all'uomo senza di cui lei non sa vivere.Si ripete Un altro valzer. Solo un altro valzer.
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