exemsa
Villeggiante
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Inserito - lug 26 2002 : 23:40:37
Quando si promette qualcosa lo si fa con le giuste intenzioni, oserei dire ferme, sicuri del proprio giuramento. Quello che racconto è un fatto realmente accaduto a me che non posso raccontare a chi mi conosce personalmente per tante ragioni. Molti anni fa, davvero tanti ( 32 per l'esattezza), decisi per eventi assai duri da digerire per un bimbo di 9 anni di non credere nell'amore, quello che si dice eterno, quello per cui ci si strappa i capelli. Ascoltando De Andrè, Tenco, Paoli ed altri, mi accorsi di avere sempre più ragione e di come il mio cuore fatto di sentimenti puri si fosse raffreddato e divenuto lava... Le premesse sono sicuramente " difficili " ma in realtà penso che a molte persone sia accaduto ciò che è occorso a me. Sarà anche ovvio ma vorrei sapere da qualcuno cosa ne pensa e come, se ha vissuto questo genere di esperienza, ha superato il problema. Un tradimento, il primo vero tradimento, quello che non scordi più, fatto dalla persona che mai e poi mai avresti creduto potesse realizzarlo...è possibile superarlo? A me non riesce e purtroppo, mio malgrado, lo riverso in tutte le persone che la vita mi ha proposto di volta in volta. Le donne, amate donne, sono sempre e soltanto vittime di questo mio atteggiamento non calcolato ma inesorabile...non so in realtà se effettivamente lo spirito di rivalsa sia tale da compromettere ogni rapporto che, se pur nasca sotto i migliori auspici, alla fine si conclude in ...angosciosi addi per...tradimento. La persona di cui parlo è " mia madre". Non voglio colpevolizzare nessuno tantomeno Lei...ma è la realtà...
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