Le candelineIl 10 agosto 1913 cadeva il centenario della nascita di Giuseppe Verdi, il musicista italiano che avrebbe potuto entrare a fare parte della storia della musica con una sola delle sue opere.
L’Arena di Verona per 2000 anni aveva ospitato spettacoli di ogni genere.
Si pensò di commemorare il più grande e amato dei musicisti italiani del 1800 rappresentando Nabucco.
Si inaugurava in questo modo il più grande teatro lirico del mondo all’aperto.
In Arena non esisteva l’impianto elettrico e non c’era neanche modo di appendere lampadari forniti di candele, il tetto é il cielo....
Il pubblico allora portò con sé migliaia di candeline, le più svariate: nacque così la grande tradizione delle candeline in Arena.
Quasi dimenticato nel corso degli anni, lo storico rito fu ripristinato negli anni Ottanta ( nel 1975 le candeline erano già in voga) grazie a Giuseppe Vicenzi che decise di offrire una candelina ad ogni spettatore delle gradinate.
Da allora per merito dei Vicenzi viene ricreato ad ogni spettacolo la magica atmosfera di un evento che non ha eguali nel mondo.
Sono curiose candeline di pasticceria, che abbiamo cercato di tenere accese il più a lungo possibile.
Spenti i fari della luce elettrica, la sola utilizzazione delle luci del palcoscenico e le candeline illuminate sugli spalti facevano credere di non essere più nel secondo millennio.
Persino il sorvolo della coppia di pipistrelli veniva accettata come fatto naturale: non se accorse quasi nessuno.
Elena