Raccolgo l'invito di Elena e vi racconto la storia del NABUCCO.
All'arena ho seguito questa splendida opera con il libretto in mano e ora ce l'ho fresca fresca in mente.Il NABUCCO è un dramma lirico in quattro parti su libretto di TEMISTOCLE SOLERA.
ATTO PRIMO (a Babilonia e Gerusalemme)
Gli ebrei sono stati sconfitti dalle armate babilonesi di NABUCCO (re di Babilonia); il pontefice ZACCARIA cerca di risollevarne lo spirito (-freno al timor!-) perchè è riuscito a fare prigioniera FENENA, la figlia del re (Sperate, o figli! Iddio del suo poter diè segno. Ei trasse in poter mio un prezioso pegno).
Ma ISMAELE, ebreo e nipote del re di Gerusalemme, si innamora di FENENA e cerca di liberarla. Intanto, arrivano la schiava ABIGAILLE (creduta figlia primogenita di Nabucco), seguita da guerrieri babilonesi celati in ebraiche vesti e lo stesso NABUCCO. Zaccaria vorrebbe uccidere Fenena, ma Ismaele lo impedisce; gli ebrei lo maledicono come traditore del loro popolo (-dalle genti sii reietto, dei fratelli traditore!).
ATTO SECONDO
NABUCCO è assente e FENENA regna in sua vece. ABIGAILLE trama per ucciderla e portarle via il potere, mentre Fenena viene convertita dal pontefice Zaccaria (Me vuol ministro Iddio! Me servo manda, per gloria d'Israele, le tenebre a squarciar d'un infedele).
Abigaille sta per raggiungere il suo scopo, approfittando di una notizia falsa (portata da ABDALLO, vecchio ufficiale del re) che annuncia la morte di Nabucco.Ma improvvisamente il re torna e si proclama Dio tra lo scandalo degli ebrei (-cadde il vostro, o stolti ebrei............v'è un sol nume...il vostro Re!). La follia appare nei suoi lineamenti.
Poi accade qualcosa di soprannaturale: un fulmine scoppia sul capo del re, che sente strapparsi la corona da una misteriosa forza (-chi mi toglie il regio scettro?-); ABIGAILLE raccoglie la corona di Nabucco.
ATTO TERZO
ABIGAILLE riesce dunque a spodestare NABUCCO e regna con selvaggia ferocia; decide di uccidere i prigionieri ebrei e anche FENENA perchè si è convertita alla religione del nemico.
E' a questo punto che il re chiede perdono a Fenena, con una straziante implorazione (piccola lacrimuccia sulla mia guancia!) e la supplica di risparmiare la figlia.
Del re delirante e superbo, il re che era giunto a proclamarsi Dio, ora non resta che un padre disperato; la scena porta con se una forza drammatica enorme; vi riporto per intero il canto di implorazione.
- Deh, perdona, deh, perdona
ad un padre che delira!
Deh, la figlia mi ridona,
non orbarne il genitor!
Te regina, te signora
chiami pur la gente assira;
questo veglio non implora
che la vita del suo cor!
Intanto, gli ebrei in catene, in attesa del martirio, intonano il popolarissimo canto "VA PENSIERO SULL'ALI DORATE".
ATTO QUARTO
NABUCCO si trova immerso in un profondo sopore. Si sveglia, si affaccia alla loggia e vede la figlia in catene; il coro urla "Fenena a morte"; il re corre alle porte e le trova chiuse (ah!prigionier io sono!); torna alla loggia, si tocca la fronte ed esclama: Dio degli ebrei, perdono!......Deh!mi togli a tanto affanno e i miei riti struggerò...........Adorarti ognor saprò....
Arriva Abdallo con i guerrieri assiri alleatisi con i babilonesi; Abdallo si rallegra perchè il re ha riaquistato il senno.
Nella terza scena, una musica cupa e lugubre annuncia l'arrivo di Fenena e degli ebrei condannati a morte; il rito sta per compiersi, ma Nabucco riesce a salvare la figlia
(-empi fermate!L'idol funesto
Guerrier, frangete
qual polve al suol!)
A questo punto, l'idolo cade e si infrange al suolo in mille pezzi; poi, c'è il bellissimo canto del coro, che è un inno a Dio, a quel Dio che ancora una volta posa la Sua mano misericordiosa su Israele.
Questa è un'altra scena dalla fortissima carica drammatica, molto coinvolgente. Vi riporto per intero il canto del coro.
-Immenso Jehovah!
Chi non ti sente?
Chi non è polvere
innanzi a te?
Tu spandi un'iride?...
Tutto è ridente
Tu vibri il fulmine?
L'uom più non è
Nell'ultima scena Abigaille si uccide, ma, prima di morire, chiede perdono a Fenena (-su me...morente...esanime...discenda il tuo perdono.......io fui colpevole....punita or ben ne sono...) e intercede presso Nabucco perchè le consenta di sposare Ismaele (-vieni!...costor s'amavano....fidan lor speme in te...).
Poi si rivolge agli ebrei, ricordando loro la bontà di Dio (-ah!tu dicesti o popolo "solleva Iddio l'afflitto").
Cade e muore.
Zaccaria, rivolto a Nabucco, rende ancora una volta gloria a Dio (-servendo a Jehovah, sarai de' regi il re!).
Concludo (forse qualcuno penserà: era ora!ihih)
NABUCCO, che si chiamava inizialmente NABUCODONOSOR, fù un'opera di importanza vitale per Verdi; infatti, il grande musicista, amareggiato dai lutti personali e dall'insuccesso di "UN GIORNO DI REGNO" aveva deciso di non scrivere più per le scene, quando l'impresario Merelli gli sottopose il libretto di NABUCODONOSOR. Verdi lo scorse appena e leggendo "va pensiero sull'ali dorate" pensò alla situazione dell'Italia occupata e alla possibilità di realizzare un'opera velatamente patriottica (un grazie grande come una casa a Merelli; senza di lui non ci saremmo deliziati con TRAVIATA, RIGOLETTO, IL TROVATORE e così via).
FINE
SALUTI E BACI........SULL'ALI DORATE!