DENTRO DI ME SOLO CAMELIEDal mio corpo alla fine brezza salmastra
che dentro respira colori,
per anni, secoli o minuti,
sapori di un niente da ricordare,
una ferita che sa come guarire
ma che intanto dispera di sangue
e maltratta il presente,
solo distanze dal cielo
di un manto di stelle.
Si sente un rumore remoto,
qualcosa che dentro si scorge
ma non si può far di più che
origliare, non si trova salvezza,
e non si capisce che non c’è bisogno,
perché la tua vita è l’essenza
che un giorno ti fece salvo.
Mi trovo a cercare versi imbevuti
di me, mi scopro a sondare
tutte le mie tristezze.
E quando vorrei far saltare promesse,
quando mi stancherò
di stare dietro questa finestra,
la luce da fuori fa ancora
miagolare la noia di ogni giorno,
ma la poesia è più sana e con
altro senso ad un tratto vedo orizzonti
di dietro quel vetro
ed un fuori così esuberante
si specchia nell’animo mio,
tanto dentro da vedere un tutto
somigliante, una numerosa
quantità di camelie.
"...e che questa vecchia ribelle speranza non sia più l'assurda distanza tra gli occhi e le stelle..."