L’estate era arrivata, si poteva ammirarla nel suo fulgore.Sdraiata sotto ad un albero cercava di leggere un libro.
Fu distratta dal passaggio di un refolo di vento caldo.
Perché anche un lieve soffio le portava sempre quella voce.
Una voce ed un volto conosciuti solo per via cibernetica.
Da quanti mesi si era innamorata di quella magica voce?
Cinque, sei in fondo il tempo non aveva molta importanza.
Quando era impaurita e smarrita cercava conforto, ecco la voce.
Rabbrividì, il cielo si rannuvolò, un gelido vento la abbracciò.
Il silenzio, geloso, le aveva sottratto l’amore, la voce.