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 5 Poesie - Galleria artistica
 sei graspi di frasi spezzate in forma di versi
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calamo inchiostrato
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Inserito - mar 14 2002 :  18:46:38  Mostra Profilo  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a calamo inchiostrato
Uno: tracce di muschio sulla pelle

le gocce amare e dolci di foglie d’eucalipto
al centro di una quadruplice lanterna accesa
lasciano intesi segni di pece sulle labbra
che si tingono inalterate nel mio precipizio

la mia foce antica d’espedienti
s’avvinghia forte e si disseta esangue
tra capezzoli rosa di bruni pigmenti
sazia nel delta d’orizzonti opachi

poi mite solo al binomio del muschio
si espone ai raggi di una luna assolata
e si concede attenta e mistica
multipla e difforme e infine oscena


Due: pulviscoli circolari

le immagini si frantumano ambigue
tra le gabbie fitte degli occhi incerti

ultimi gli occhi colgono in fretta
suoni leggeri di tocchi acquosi
che si distillano lentamente
in canestri violacei di varie forme
e le possibili atmosfere apparenti
tra neri assiomi e bianche assonometrie
si dileguano languide senza armonia

vorrei sfiorare il perimetro del tuo profilo reciso
non raggiunto in tempo dal senso tattile
dei miei polpastrelli adagiati

rosso purpureo e bianco appiccicoso
intatte tracce dei colori obliqui
sulle strisce arrossate della tua pelle

Tre: tu

tu rimbalzi e zampilli
e sei la mia memoria
io sono il tuo ricordo estremo
che si frantuma tra lame di fumo


Quattro: quasi come sfiorarsi

caffè ristretto nella tazzina stinta
piena di panna bianca fino all’orlo
stamani tra le dita appisolate
tenevo in bilico tra le labbra umide
per cancellare il sonno alla finestra
col vetro acceso da un cielo vicino

ho visto un uomo con le mani attente
sopra una scala a pioli e sopra un filo
i panni stesi che una donna incisa
nel cortiletto povero di pietra
in un catino di plastica azzurra
toccava appena con le mani rosa

e poi sul vetro ho rivisto il mio viso
appiccicato lì sulla finestra


Cinque: ruvido al tocco

in calce all’angolo di un marciapiede
di terra smossa e nero asfalto grattato
per caso un foglio accartocciato giace
e sfiora il piede e la mia attenzione
si ferma pallida tra l’immondizia

con mano incerta colgo quelle frasi
che leggo appena come tra le dita
il fumo grigio di una sigaretta
fruga in volute l’aria della sera
che mi ricorda l’anima assediata
nel corpo arso di sudore e di sete


Sei: il segno del sottinteso

reso opaco il sogno succoso
millimetrico gioco al rialzo
tra ostilità di derma e di granito
si scioglie e suscita sopita alla base
la piega mistica del ginocchio
nel suo incavo inalterato ascesa
in forma geometrica impazzita
nei bassifondi noti di un orgasmo


Edited by - calamo inchiostrato on 14/03/2002 19:57:07

unicorno
Villeggiante



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Inserito - giu 25 2002 :  12:55:18  Mostra Profilo  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a unicorno
accidenti !!! scrivi benissimo... sto leggendo tutte le poesie e giunta fin qui (ormai ho gli occhi stanchi), mi imbatto nella tua!!! devo dire che mi ha sorpreso tantissimo. ti scriverò presto alcune mie poesie... una simile a questa tua, se ciò fosse possibile...

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